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81 rmo giugno/luglio 2021 prende alcuna rigenerazione, poiché la superficie desti- nata alla lavorazione non presentava ondulazioni della superficie. Inoltre, la presenza di striature superficiali veniva imputata a vibrazione forzata. Se la forza di taglio può variare con la velocità, la forza di taglio diminuisce al crescere della velocità superficiale. Il chatter rigenerativo si può avere durante la tornitura, quando una piccola oscillazione dell’utensile determina I giunti di R+W Un’attività complessa come la soluzione dei problemi smorzamento delle vibrazioni può trovare un valido supporto nei fornitori di componenti. È il caso di R+W, azienda leader nella produzione di giunti e alberi di trasmissione. R+W fornisce una gamma completa di soluzioni per tutte le esigenze di trasmissione e limitazione della coppia. I giunti BK a soffietto metallico, precisi e senza gioco, sono molto apprezzati per il basso momento di inerzia, la totale assenza di necessità di manutenzione, la durata praticamente infinita e soprattutto la totale affidabilità. I giunti a elastomero della serie EK combinano elevata flessibilità e buona resistenza. Smorzano vibrazioni e impatti compensando i disallineamenti degli alberi. I limitatori di coppia SK, assolutamente privi di gioco, permettono di proteggere il sistema motore in caso di sovraccarico, scollegandolo dalla parte condotta nel giro di pochi millisecondi. I giunti con allunga della serie ZA-EZ sono ideali per collegamenti con grandi distanze assiali, eventualità spesso presente nelle macchine da imballaggio. Nelle seguenti figure: vibrazione flessionale di un utensile da tornio; modello dinamico per il chatter di Arnold o di tipo B; stadio iniziale del chatter e avanzamento dell’utensile, per una larghezza di taglio pari a b; assorbitore per una struttura con modo singolo. una ondulosità residua sulla superficie. Nella rivoluzione successiva, verrà generata una ondulosità residua di am- piezza maggiore. Il chatter andrà quindi a rigenerarsi, determinando una vibrazione di grandezza crescente. Questa forma di chatter costituisce una criticità sia in ambito di produzione sia progettuale, in quanto si ma- nifesta più comunemente. La progettazione degli smorzatori. L’attività di pro- gettazione degli smorzatori serve a migliorare le carat- teristiche di risposta al chatter della macchina utensile. Come primo passo, si procede allo studio della ricet- tanza di ciascuno degli schemi dinamici.Questi schemi non tengono conto di tutti i limiti connessi alla realiz- zazione degli smorzatori, come la non totale rigidezza del collegamento di un utensile o degli alloggiamenti dei cuscinetti. Inoltre, le proprietà dei materiali per lo smorzamento delle vibrazioni non sono note con esat- tezza. È quindi opportuno che lo smorzamento venga realizzato tramite sistemi regolabili sul posto. Il mate- riale scelto dovrà presentare caratteristiche significative, come nel caso delle gomme butiliche, che presentano valori di rigidezza e caratteristiche di smorzamento che crescono all’aumentare dell’area di contatto e del pre- carico. Se la massa dell’assorbitore è supportata da un O-ring di gomma butilica, la rigidezza può essere rego- lata aumentando l’area di contatto o il precarico, op- pure entrambi. L’analisi della ricettanza costituisce uno strumento di primaria importanza per i progettisti, che affiancheranno ad essa la scelta opportuna degli accop- piamenti cinematici con caratteristiche proprie di smor- zamento delle vibrazioni e riduzione dei giochi angolari.

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