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63 rmo giugno/luglio 2021 Additive Manufacturing. Parliamo di una tecnolo- gia relativamente recente basata su tre punti fonda- mentali. Il primo è quello del flusso del gas in camere di processo che è completamente rinnovato. L’altro riguarda l’introduzione di un secondo laser, indipen- dente dal primo, per avere la possibilità di lavorare in contemporanea, accrescendo la produttività (+80%); l’ultimo punto si riferisce alla possibilità di aspirare la polvere direttamente all’interno della camera di pro- cesso con dei cilindri di lavorazione intercambiabili, che non necessitano, quindi, di essere aperti durante le operazioni di packaging e unpackaging. Lavorazione 3D. La grande novità in quest’ambito è rappresentata dall’introduzione della tecnologia laser di saldatura sulla cella di lavorazione denominata TruLaser Cell 5030, presentata più di un anno fa. Al suo esordio, il mercato aveva accolto positivamente la macchina, chiedendo a gran voce che venisse intro- dotta, oltre alla tradizionale lavorazione 3D di taglio, anche la possibilità di realizzare saldature laser. Oggi l’implemetazione è stata realizzata e la nuova TruLa- ser Cell 5030 si presenta come una soluzione flessibile che offre una programmazione e un‘esecuzione del pezzo facile e intuitiva, anche grazie al pannello di controllo touch screen. Questi requisiti rendono pos- sibile l‘alternanza di operatori diversi. La TruLaser Cell nasce per taglio 3D e 2D, e da oggi si avvale del sistema di programmazione TruTopts Cell arricchito di nuove funzionalità e di maggiore flessibilità. Par- liamo infatti di un software 4.0 che può interfacciarsi con il gestionale aziendale. TruLaser station 7000. Si tratta di una macchina com- patta (con ingombro a terra ridotto, pari a circa 1 metro quadrato) che integra al suo interno sia i comandi sia la possibilità di alloggiare la sorgente laser; inoltre è dotata di aspiratore e depolverizzatore, così che possa lavorare all’aperto senza la necessità di collegarsi allo scarico fumi. La TruLaser Station 7000 si caratterizza per un design user friendly, grazie a un pannello di con- trollo ergonomico e touch screen. Un ulteriore vantag- gio consiste nel fatto che a una sorgente laser con più uscite possono essere collegate più stazioni, una pecu- liarità che garantisce una riduzione dei costi. Migliorata e potenziata, inoltre, rispetto alla versione precedente l’estrazione dei fumi prodotti durante la saldatura. Il campo di lavoro è rilevante: 350 mm per 650 in XY per 500 mm in Z, sufficiente dunque ad un gran numero di lavorazioni. Integrabile anche con un’ottica scanner, non più solo fissa, la TruLaser Station 7000 può essere venduta sia nella funzione standard (con marchio CE) ma anche ’aperta‘ qualora il cliente voglia integrarla in una propria linea di produzione. Per chi abbia necessità di produttività più spinta può essere inserita una tavola rotante al cui interno si realizza la saldatura, mentre all’esterno si effettuano operazioni di carico e scarico con un notevole aiumento della produttività. La mac- china, inoltre, ha un sistema di visione che consente all’operatore di individuare dove effettuare la salda- tura: si tratta di una funzione mutuata da impianti più grandi della gamma Trumpf. @carmelaignaccol Le foto dell’articolo sono Trumpf. Con il dispositivo supplementare RotoLas è possibile lavorare anche tubi e profili sull‘impianto per il taglio laser 2D.

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