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28 rmo giugno/luglio 2021 INCHIESTA sparmio di peso e attrito realizza un grande vantaggio di energia e costi di manutenzione”. “La fase di sviluppo di un nuovo prodotto - sottoli- nea Parise -, con le tecnologie tradizionali, è spesso fortemente influenzata da elevate tempistiche e costi di approvvigionamento del prodotto che limitano le possibili varianti che si possono realizzare di uno stesso prodotto, lasciando poca libertà di esecuzione ai pro- gettisti, vincolati ai limiti della tecnologia. Con l’av- vento dell’additive manufacturing si riducono i costi e i tempi di approvvigionamento, e si può anche, a parità di costo, realizzare diverse varianti di prodotto in fase di sviluppo dello stesso, lasciando massima libertà in fase progettuale”. Prodotti accurati e funzionali. “L’impatto dell’ado- zione dellamanifattura additiva nel processo di sviluppo del prodotto è enorme e riguarda tutte le fasi, dalla prototipazione al concept modelling, alla convalida del progetto fino alla creazione di prototipi funzionali per i test - dice Rageul -. La stampa 3D consente di produrre prototipi altamente accurati - fino al 95% - più veloce- mente ed economicamente rispetto ai metodi tradizio- nali, oltre a permettere di modificare i progetti in corso d’opera velocemente, contribuendo così ad accelerare il processo complessivo. Anche in ambito di produzione del prodotto o della parte, la stampa 3D gioca un ruolo importante. In produzioni di volumi elevati, la stampa 3D contribuisce a migliorare i processi consentendo ap- punto di produrre gli utensili utilizzati nel processo. Per volumi medi o bassi, la stampa 3D può essere utilizzata per gestire la produzione vera e propria, permettendo in questo modo un significativo risparmio dei costi di complessivi”. Rigamonti afferma: “La fase di sviluppo prodotto è cambiata radicalmente. Quello che è certo è che chi prova la stampa 3D difficilmente torna indie- tro. All’inizio sembra quasi impossibile poter ottenere i pezzi così velocemente, semplicemente e, in pratica, quasi senza vincoli morfologici. Nella nostra esperienza, abbiamo visto clienti passare dall’esitazione all’entusia- smo in tempi brevissimi”. “La vera svolta - interviene Iacovelli - è stato il passag- gio che ha visto l’utilizzo dell’additive manufacturing dalla ‘semplice’ fase di prototipazione alla produzione in massa di oggetti finiti, elemento che ha ridefinito oggi l’additive manufacturing come la reale forza trainante verso lo sviluppo della fabbrica moderna, digitale e intelligente. In Italia, un numero sempre maggiore di aziende sta dimostrando un interesse cre- scente nei confronti dell’additive manufacturing, sia per proteggere il proprio business attuale, potendo re-inventare i processi industriali, che crescere nei pro- pri ambiti di competenza”. Natale rimarca: “Uno degli aspetti è la possibilità di trasformare il modello virtuale in poche ore in un oggetto tangibile, e questo è estre- mamente utile per accorciare il lead time di un nuovo prodotto. La parte più affascinante a nostro avviso è la possibilità di aprire le porte a nuovi possibili percorsi da esplorare in produzione: dalla personalizzazione estrema delle forme, all’integrazione e semplificazione dei componenti, fino alla creazione di prodotti più ef- ficienti e in grado di rispondere in maniera intelligente alle sollecitazioni esterne”. Sviluppo futuro della tecnologia. Oggi, come ab- biamo capito dagli interventi precedenti, i moderni si- stemi di additive manufacturing accelerano lo sviluppo prodotto. Grazie a moderni materiali, plastiche e me- talli, una maggiore resistenza meccanica dei prodotti e geometrie dedicate come dovrebbero svilupparsi le future tecniche di produzione additiva? Quale forma- zione dovranno avere i tecnici? Rigamonti interviene: “Per la plastica, a oggi, riusciamo a raggiungere punte di 25.000 pezzi al giorno. Un traguardo che solo un anno fa sembrava irrealizzabile. Se dovessi chiedere qualcosa in più, chiederei più materiali, formati mas- simi maggiori e la colorazione dei pezzi in stampa a un prezzo ragionevole. Per quanto riguarda il me- tallo, invece, a mio modo di vedere, questa tecnologia è ancora acerba: tra supporti e ritiri, la realizzazione di parti 3D in metallo richiede una tale manualità e artigianalità da essere improponibile in ambiti di pro- duzione industriale. Un cliente che ha una decina di macchine per stampa 3D su metallo mi diceva che la FOTO HP
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