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24 rmo giugno/luglio 2021 È certo che la quarta rivoluzione industriale ha cambiato profondamente il modo di lavorare. L’additive manufacturing, nella moderna industria 4.0, sembra essere una tecnologia importante e insostituibile in produzione. I processi disponibili sono differenti, nuovi scenari e competenze sono all’orizzonte per costruttori e utilizzatori di Gabriele Peloso Dall’ idea al prodotto, velocemente C on industria 4.0 sono disponibili numerose tec- nologie e piattaforme accessibili sia per le grandi aziende sia per le PMI. La manifattura additiva rien- tra a pieno titolo per sviluppare nuovi prodotti non realizzabili con le tecnologie tradizionali. La nuova organizzazione industriale, targata 4.0, permette e permetterà di migliorare i processi industriali in fab- brica, negli uffici o dovunque si estenda. La stampa 3D e l’additive manufacturing sono l’esempio di come cambierà, almeno in parte, il modo di progettare e produrre un oggetto. Ma non solo la produzione ad- ditiva è sul palcoscenico della nuova industria: sensori integrati, Crm, robotica smart e collaborativa e tutte le tecnologie digitali volte a rendere i processi snelli e dare flessibilità alla struttura delle operation, promet- tono di aumentare la produttività. Tutto questo deve renderci consapevoli che la formazione continua delle risorse umane sarà indispensabile. Un aggiornamento delle competenze sia di chi lavora oggi in fabbrica e di chi ci lavorerà domani è d’obbligo. Pena, la perdita del treno della quarta rivoluzione industriale. Qui di se- guito le opinioni di alcuni protagonisti di questo com- parto industriale, quello dell’additive manufacturing; Silvio Parise, product manager della gamma Powder Bed Fusion per Prima Additive: “L’additive manufac- turing è la massima espressione della manifattura di- gitale. Basti pensare che in linea teorica, basta inviare un qualsiasi file 3D di un oggetto in stampa su qualsi- asi macchinario ubicato in qualsiasi luogo, senza dover cambiare processi produttivi, set up o attrezzature per produrlo. Il digitale diventa manufatto e, in un fu- turo prossimo, si potrà eliminare l’esigenza di dover produrre dei componenti da tenere fisicamente in un magazzino in attesa di essere venduti, ma si produrrà solamente su richiesta, trasformando il magazzino fisico in un magazzino virtuale”. “Questa tecnologia INCHIESTA
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