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95 rmo maggio 2021 STAM Stam propone un’ampia gamma di linee di profilatura per il settore delle costruzioni, come ad esempio grecati e ondulati, pannelli sandwich, tegole metalliche, profili struttu- rali a U, C, Z, Sigma, Omega, profili per cartongesso, controsoffitti e serramenti. Le sue linee sono sempre personalizzate in base alle esigenze del cliente e dotate di sistemi di controllo e supervisione progettati internamente. Un esempio recente è in una linea per pannelli di copertura facciate, modello 297.29, dotata di culla di carico, aspo svolgitore, raddrizzatrice, plastificatrice, unità di scan- tonatura, nervatrice, profilatrice flessibile, attrezzata per diversi profili, cesoia di taglio e piega, rulliera di scarico. Progettata per lavorare acciaio e alluminio preverniciati con spessori da 0,70 a 1,80 mm, produce profili nervati e non nervati con larghezza variabile da 200 a 800 mm e lunghezza fino a 10.000 mm, con una velocità massima di produzione di 30 m/min. La linea è progettata in modo da accogliere altre cassette, per la profilatura di profili differenti. THOMAS Super Trad 380 marchio Thomas, nella versione SO Digit Plus, permette di effettuare un ciclo di taglio completo senza la costante presenza dell’operatore tramite un sistema idraulico di controllo della discesa dell’arco regolabile in base alla tipologia del materiale da tagliare. Indicata per il taglio di metalli in genere. Velocità della lama infinitamente variabile tramite Inverter da 20 a 105 m/min. Controllo touch screen con conta pezzi, ore di lavoro (conteggio parziale e totale) e auto-diagnosi ecc. Commutatore per passaggio alla modalità di taglio manuale. Ampio plateau (piano di lavoro rotondo) per permet- tere la rotazione dell’arco: questo sistema evita che la lama tagli il piano di lavoro come nel caso delle segatrici tradizionali. Morsa idraulica con volantino e leva a bloccaggio rapido, dotata di una pratica manetta per lo spostamento rapido montata su una rotaia per permetterne lo spostamento laterale. Impugnatura con pulsantino per l’avvicinamento rapido della lama al materiale da tagliare. Microinterruttore fine corsa. Possibilità di taglio da 0° a 60° a destra e fino a 45° a sinistra Tensione della lama mediante volantino e trasduttore analogico di pressione con visualizzazione sul display. TIESSE ROBOT Tiesse Robot ha avviato un processo d’espansione sui mercati esteri che l’ha portata, recentemente, ad effettuare un’importante commessa per Tier One in Sudafrica, forni- tore del Gruppo Ford-Volkswagen, per cui ha realizzato una serie di applicazioni con protagonista il robot Kawasaki di saldatura a resistenza BX200L a polso cavo, facente parte della famiglia di macchine che vanno dai 100 ai 300 Kg di portata. Il robot è stato studiato per ottimizzare operazioni di puntatura di lamiere e prevede un passag- gio interno al polso dei cavi per il comando della pinza di saldatura, oltre che dei tubi di raffreddamento e dei segnali elettrici necessari. BX200L è equipaggiato anche con un dressing, per ridurre al minimo le operazioni di assemblaggio a bordo del braccio robot, e degli accessori per il funzionamento dello stesso. Sono in dotazione svariate tipologie di pinze di saldatura a resistenza, nella quasi totalità comandate tramite servo motori per gestire al meglio le corse e le forze di chiusura della pinza, ottimizzando così il tempo ciclo. Un’ulteriore fornitura riguarda il robot Kawasaki BX200X facente parte della medesima famiglia e che presenta uno sbraccio di 3.400 mm atto a coprire aree con molteplici banchi di lavoro. ZEISS I sensori Abis II sono in grado di rilevare una vasta gamma di difetti. Caratterizzati dall’af- fidabilità e dalla tempestività del riconoscimento e della classificazione di ammaccature, avvallamenti, ondulazioni, strozzature, crepe ecc., i sistemi rappresentano il perfetto strumento di controllo qualità per la produzione di parti in lamiera e scocche. Gli utenti traggono particolare vantaggio dall’alta precisione e dai tempi di ciclo estremamente brevi. La tecnologia modulare dei sensori di ABIS II offre una flessibilità eccezionalmente elevata. Grazie all’integrazione del sensore di contrasto, è possibile rilevare anche difetti sensibili al contrasto come residui di colla, graffi e sporcizia. Lo sviluppo di un difetto è docu- mentato dopo ogni fase del processo. L’esperienza pratica nella produzione dimostra che la rilevanza di un difetto superficiale può aumentare o diminuire dopo una fase di processo. Questo aumenta l’efficienza nell’area di finitura e si traduce in un significativo risparmio sui costi.
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