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83 rmo maggio 2021 delle mansioni, esigenza cui rispondono anche i mo- duli dell’esoscheletro Mate dell’azienda. Realizzato in- teramente nella sede torinese di Comau a Grugliasco, Racer5 Cobot è quindi un robot a 6 assi antropomorfo con payload di 5 kg e sbraccio di 0,8 m, che combina in sé una doppia anima, collaborativa e industriale. Gra- zie alla duplice natura, il cobot è infatti in grado di lavorare a pieno regime quando gli operatori sono al di fuori della sua area di lavoro, raggiungendo velocità record di fino a 6 m/s. Allorché l’operatore entra nell’a- rea di lavoro, il cobot passa quindi in automatico in modalità collaborativa, potendo operare con velocità fino a 500 mm al secondo. Comau è così riuscita nell’in- tento di unire alti livelli di produttività e riduzione dei tempi ciclo, offerti da un prodotto di automazione versatile e robusto, alla soluzione collaborativa, che garantisce la continuità del ciclo produttivo anche nel caso l’operatore debba avvicinarsi, ad esempio per il fine tuning della linea. La possibilità di lavorare a con- tatto con l’operatore, con caratteristiche di sicurezza completamente certificate da TÜV SUD, elimina inoltre la necessità di barriere e recinzioni, riducendo gli in- gombri e i relativi costi dell’automazione. L’attenzione di Comau è quindi concentrata sull’ergonomia e sulla flessibilità del cobot, pensato come soluzione per ot- timizzare la collaborazione uomo-robot in una molte- plicità di settori industriali e di applicazioni, offrendo ampie possibilità di personalizzazione per soddisfare le esigenze individuali. L’operatore può così concentrarsi su operazioni a maggior valore aggiunto lavorando in prossimità del cobot, mentre questo si prende carico dei compiti più ripetitivi. Automazione sicura e flessibile. Nello sviluppo del Racer5 Cobot, Comau ha mantenuto lo stesso para- digma adottato per Aura, partendo da un prodotto industriale per ottenere un robot collaborativo che mantenesse tutte le caratteristiche e le prestazioni del prodotto originale. La meccanica del Racer5 Cobot in- troduce quindi tre principali novità, a partire dall’in- troduzione di cover anti-pizzicamento intese a evitare la possibilità che le dita dell’operatore vengano piz- zicate nell’interazione con il robot. È stata quindi ag- giunta una striscia LED alla base del cobot, che fornisce informazioni a 360° sul suo stato di funzionamento. La luce verde segnala in particolare che Racer5 Cobot sta lavorando in modalità collaborativa, mentre si spegne quando entra nella modalità industriale. Nel caso di una collisione, la luce inizia a lampeggiare in blu. Luce rossa richiama invece l’attenzione da parte dell’operatore, segnalando un allarme e la necessità di un intervento da parte sua. Infine, la terza novità nella meccanica del cobot è legata all’avambraccio, che è stato completamente riorganizzato per of- frire servizi inediti. Su un primo lato del cobot sono presenti due connettori, uno per la gestione della connessione Ethernet e per la trasmissione dei dati, mentre il secondo può gestire due input o due out- Racer5 Cobot rappresenta la filosofia dello HUMANufacturing di Comau: un approccio all’automazione con al centro del processo produttivo l’operatività e il ruolo dell’uomo.
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