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52 rmo maggio 2021 opzioni e possibilità di customizzazione con cui al- lestire la versione di macchina più adatta alle speci- fiche richieste del caso. “Questa nostra esperienza non è solo funzionale a renderci un ottimo partner per le aziende del settore aeronautico - aggiunge Boveri -. Le nostre macchine nascono come centri di lavorazione orizzontali e universali e ci fregiamo di poter proporre a tutti i clienti, nei loro molteplici settori industriali di attività, le soluzioni che nel tempo abbiamo ideato e sperimentato per settori aeronautici specifici, un’utenza particolarmente ‘high demanding’ in termini di efficienza, controlli e precisione. E questo vale non solo per la parte di sviluppo meccanico, ma anche per la parte di svi- luppo software”. Software al centro. Cuore pulsante dell’efficienza produttiva degli FMS di MCM è l’unità informatica jNODE 2.0 con la piattaforma software jFMX, il su- pervisore di sistema sviluppato dalla divisione in- formatica MCE. “Il nostro supervisore jFMX è stato un altro aspetto importante ad incidere nella scelta fatta da Secondo Mona - conclude Bergaglio -. Con questo strumento riusciamo, infatti, a rendere effi- ciente e facile l’utilizzo di sistemi che a prima vista possono apparire complessi. Essere padroni del co- dice sorgente del software ci consente, inoltre, di adattarlo alle nostre esigenze e a quelle dell’uti- lizzatore. Altro punto di forza che ci viene ricono- sciuto dai clienti”. Inoltre, la dotazione standard delle macchine pre- vede la fornitura di un’unità hardware denominata jNODE-FR sulla quale può essere installata l’appli- cazione jFRX. La suite provvede alla raccolta in alta frequenza dei segnali che giungono dai sen- sori a bordo macchina. jFRX esegue aggregazioni e analisi, mettendo a disposizione le informazioni anche verso applicazioni superiori per la gestione dell’officina e abilitando approcci di manutenzione predittiva sui componenti chiave del sistema, incre- mentando la disponibilità dei centri di lavoro. Il sof- tware jFRX, quando installata, consente infatti di riconoscere in anticipo l’insorgere di derive e ano- malie, ad esempio sugli assi, sul mandrino o sul si- stema di cambio utensile. Anomalie che, in genere, vengono rilevate sul pezzo di scarto e che in tal modo possono invece essere individuate in anticipo consentendo di intervenire prima che il problema si manifesti, eliminando difetti di lavorazione e scarti. Tutti i pacchetti software MCM offrono la visua- lizzazione web, perciò l’utente è anche in grado di collegarsi da remoto per verificare, in ogni mo- mento, in quale fase si trova la sua lavorazione op- pure quale è lo stato della macchina, altra istanza molto sentita nella lavorazione di particolari com- plessi dal costo elevato e in materiali spesso pre- giati, che caratterizza tipicamente le commesse per il settore Aerospace. @lurossi_71 FOCUS AEROSPACE Due viste dell’interno dello stabilimento Secondo Mona: la collaborazione con MCM parte dal 2005.
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