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23 rmo maggio 2021 mia e forte dei suoi risultati che hanno visto un +5,2% di produzione d’acciaio lo scorso anno, contro un valore negativo mondiale dello 0,9% e controllando più del 55% del mercato mondiale, la Repubblica popolare si è portata avanti, affamata di materie prime, accaparran- dosi anche le scorte dei paesi limitrofi, come la Corea che da mesi ormai preferisce esportare più verso i paesi sui quali non ci sono dazi e i prezzi dei trasporti sono più sostenibili. Negli ultimi anni il Governo cinese ha introdotto delle norme volte a promuovere la sosteni- bilità dei processi produttivi dell’industria: la siderurgia cinese si sta rapidamente convertendo alla produzione di acciaio da forno elettrico, sostituendo gli altoforni con forni ad arco. Questo ha fatto sì che le importa- zioni di ghisa in pani in Cina siano passate dalle 93.000 tonnellate del 2018, al milione del 2019 e ai quasi due milioni di tonnellate nel solo primo semestre del 2020. Lo stesso dicasi per il rottame siderurgico. “È chiaro che un rastrellamento di materia prima di questa entità è capace di mettere in difficoltà tutto il resto del mondo”, sottolinea Roberto Ariotti, presidente di Assofond. Il ciclo di lavorazione fa la differenza. Ma deve essere fatta una distinzione quando si parla di acciaio. Le aziende siderurgiche europee e mondiali utilizzano prevalentemente il ciclo tecnologico di produzione in- tegrale ossia a partire dal minerale, mentre in Italia le aziende siderurgiche utilizzano principalmente il ciclo da forno elettrico ossia basato sul riciclo del rottame ferroso. Questa distinzione è fondamentale per capire che, una volta spenti gli impianti, è molto più lenta la ripartenza nel caso in cui il ciclo di produzione parta dal minerale, a differenza degli impianti italiani. La carenza di rottame porterà inevitabilmente a nuovi aumenti dei prezzi sul mercato italiano e su quello europeo. Inoltre, Alberto Dal Poz è presidente di Federmeccanica : “È normale pensare che, vista la situazione dei prezzi delle materie prime e dei trasporti, chi ha materia prima la sposti verso i Paesi a lui più vicini”. RobertoAriotti è presidente di Assofond : “Un rastrellamento di materia prima di questa entità (il riferimento è alla Cina, ndr) è capace di mettere in difficoltà tutto il resto del mondo”. Flavio Bregant è direttore generale di Federacciai : “Nel complesso tranne per le consegne ritardate a causa dell’assorbimento di molto materiale da parte dei mercati asiatici, il comparto siderurgico è partito bene perché c’è un effettivo incremento della domanda”. Emanuele Morandi è amministratore delegato di Siderweb : “Nel lungo periodo ripartiranno forti spinte inflazionistiche con un rialzo generale dei tassi di interesse che genereranno un effetto domino sulle aziende più rispetto a quelle che non hanno mai guardato oltre confine”.
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