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di Stefano Belviolandi Scarse materie prime. Si rischia lo stop U na tempesta perfetta si è abbattuta sul mercato delle materie prime. Acciaio in primo luogo, ma non solo. Una congiuntura economica che, a giudicare dagli analisti di mercato, non si era mai vista condita dal Coronavirus che ha fatto traballare equilibri, in alcuni casi, già precari. Le economie forti si sono ulteriormente rafforzate, quelle deboli hanno lasciato o lasceranno morti sul campo. Oggi, molti, gridano alla scarsità delle scorte, soprattutto di materie come l’acciaio, ma anche i prezzi hanno fatto la loro parte. I mercati più forti, come Cina e Stati Uniti si sono fatti una guerra, anche su questo fronte. E le nostre imprese rischiano di avere un brusco stop della produzione a causa del mancato approvvigionamento. La guerra tra titani. Gli Stati Uniti hanno imposto dazi all’importazione dal Paese della grande muraglia, co- stringendo gli stati afferenti a ‘consigliare’ all’Europa di porre, a sua volta, dazi per lo stesso motivo, la Cina non è rimasta a guardare. Uscita prima di tutti dalla pande- 22 rmo maggio 2021 INCHIESTA L’approvvigionamento di materie prime rischia di diventare un grosso problema per le nostre imprese fino al blocco della produzione. Alta domanda ma bassa produzione, scarsa reperibilità talvolta di minore qualità e l’aumento dei prezzi: la situazione delle industrie siderurgiche, analizzata dal punto di vista geopolitico, mostra ombre e luci. Qualche auspicio potrebbe arrivare dal Recovery Fund. Il parere di alcuni esponenti delle maggiori associazioni coinvolte

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