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99 rmo aprile 2021 DAL MONDO DELLA FINITURA È davvero entusiasmante scoprire quanto i trattamenti delle superfici rappresentino un processo di lavora- zione essenziale per i settori più dispa- rati. Non molti sanno che la finitura è un processo fondamentale anche nel settore medicale, in particolare per le protesi ortopediche che obbligano ad una precisione elevatissima e che l’in- dustria italiana riesce a garantire. Tali tipi di impianti sono destinati ad un contatto diretto con la pelle umana duraturo e continuativo, per tale mo- tivo non solo è essenziale garantire una pulizia e un attrito perfetti (ciò prende il nome di osteointegrazione) ma è al- trettanto importante salvaguardare la persona da qualsiasi tipo di effetto col- laterale. Quando si parla di protesi ci si riferisce a prodotti che sono usati in parti molto diverse del corpo umano: dagli impianti dentali alle articolazioni della spalla, dalle protesi legate agli arti come braccio, mano, ginocchio, piede fino elementi che garantiscono il corretto movimento di tutto il corpo agendo sull’anca o sulla testa del fe- more. In questo ambito è necessario includere anche le viti e le placche ossee nonché gli utensili chirurgici (come le pinze emostatiche e le pinze odontoiatriche) che vengono usati du- rante gli interventi, prodotti per i quali è fondamentale procedere ad una la- vorazione superficiale in modo da ga- rantire buone caratteristiche tattili, un ottimo aspetto visivo e superfici lisce, senza compromettere la loro geome- tria e funzionalità. Per raggiungere tale obiettivo due tec- nologie di processo, la finitura di massa e la granigliatura, visti come perfezio- namento della superfice del prodotto finito, sono essenziali: queste tecno- logie permettono di ottenere bene- fici sostanziali come la riduzione delle tempistiche di lavorazione, la facilità di gestione dei pezzi, l’assoluta ripetibi- lità del processo e la perfezione delle finiture ottenute. Dopo un’iniziale fre- satura e rettifica, i pezzi grezzi sono sottoposti a un’operazione di leviga- tura fine e lucidatura in un impianto di granigliatura specifico. Questo pro- cesso, durante il quale i componenti non rischiano mai di entrare in con- tatto gli uni con gli altri, elimina tutti i residui delle lavorazioni meccaniche creando, al contempo, una perfetta finitura superficiale. A seconda delle condizioni iniziali, possono essere ne- cessari due o tre passaggi per ottenere la finitura ad alto gloss richiesta. Può essere inoltre necessario indurre una tensione residua di compressione nei componenti per estenderne la vita utile del prodotto finito. Si tratta di applicazioni molto impor- tanti per la finitura in quanto il settore medicale ha un impatto diretto sulla salute delle persone che utilizzano tali impianti. Di conseguenza massima è l’attenzione della lavorazione per evi- tare in modo assoluto che ci siano ele- menti tossici, nocivi o fisiologicamente reattivi ed è fondamentale evitare il ri- schio di rigetto immunologico; è anche necessario che resistano alla corrosione generata dai fluidi corporei. Come se non bastasse è basilare puntare ad una elevata resistenza alla trazione e ad una lunga vita utile, ma allo stesso tempo garantire l’assenza di magne- tismo che si tradurrebbe in un rischio per i pazienti. Da oggi quindi, quando guarderemo una protesi sapremo che oltre alla re- alizzazione millimetrica del prodotto personalizzato sulla cute del paziente c’è anche un profondo e curato trat- tamento superficiale senza il quale si continuerebbe a parlare di ‘corpo estraneo’ e non di un elemento che è parte del corpo. In questo l’industria italiana dei costruttori di impianti di finitura è un fiore all’occhiello a livello internazionale. Trattamenti superficiali in ambito medicale

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