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67 rmo aprile 2021 tezza ridotta. Il sistema è flessibile e modulare, con stazioni di transito che possono essere facil- mente convertite in stazioni di lavoro se le esigenze di produzione cambiano nel tempo. Qui entra in azione il vero cuore della fabbrica: il mariage, e cioè il processo che unisce la scocca a tutte le parti meccaniche e alla batteria, dando vita alla vettura. L’impianto di carrozzatura Light Deck è stato proget- tato per un volume di produzione medio di 30 veicoli all’ora. Il vero elemento disruptive che caratterizza l’im- pianto e ne determina la natura particolarmente in- novativa è però costituito dai 12 AGV (Automated Guided Vehicle) ProFleet a induzione interamente progettati e costruiti negli stabilimenti CPM di Bei- nasco, alle porte di Torino. La rivoluzione AGV. Se gli AGV utilizzati oggi nelle aziende vengono utilizzati soprattutto nella logistica (sono ormai celebri quelli di Amazon) e per rifornire di materiali le linee, quelli adottati a Mirafiori sono invece i primi concepiti per essere impiegati direttamente nelle diverse stazioni di un impianto auto. Scompaiono quindi i ‘binari’ che permettono lo sposta- mento dei pallet sui quali sono caricate le meccaniche della vettura, che vengono trasportate direttamente su queste piattaforme automatizzate. La linea di mon- taggio viene sostituita da isole di lavoro. La conseguenza è una fabbrica ‘liquida’, modulare e meno impattante, ma anche decisamente più fles- sibile. Diventa più facile aumentare o diminuire il flusso delle auto assemblate ma anche, in prospettiva, cambiare segmento di vettura sulla linea e addirit- tura ampliare la superficie produttiva. “Siamo con- vinti che questa tecnologia rappresenti il futuro nel campo del final assembly e già oggi la stiamo adot- tando sulle future linee di montaggio che ci vengono commissionate per i veicoli elettrici - sottolinea Mas- simo Bellezza, presidente e amministratore delegato di CPM -. La ricerca di un modello di produzione sem- pre più efficiente, capace di ridurre al minimo guasti e fermi degli impianti sta spingendo le case automo- bilistiche a ripensare i concetti tradizionali e in que- sto campo possiamo considerare il nuovo impianto della 500 BEV un’eccellenza a livello mondiale”. In caso di malfunzionamento, l’AGV può essere escluso dalla produzione, mentre un altro prende il suo posto durante la sua riparazione. Se il problema dovesse riguardare invece una stazione di lavoro, ProFleet può saltarla e proseguire ad una successiva. innovativa che, se da un lato riprende e attualizza il design della vettura che ha fatto innamorare milioni di italiani, dall’altro rappresenta un unicum dal punto di vista costruttivo e industriale. Per la 500 elettrica, infatti, Stellantis ha rivoluzio- nato lo stabilimento dove veniva prodotta preceden- temente Alfa Romeo Mito, affidando il revamping dell’area carrozzatura a CPM: tra i leader mondiali del cosiddetto Final Assembly e specializzata nella re- alizzazione di linee produttive per aziende del settore automotive e aeronautico. Per Mirafiori CPM ha pre- parato un progetto chiavi in mano e messo in atto, di fatto, un nuovo paradigma produttivo che trasforma la fabbrica di vecchia concezione in una Smart Factory. La soluzione adottata prende il nome di Light Deck, un impianto che si adatta ad ambienti di al- Immagini della linea di 500 elettrica dove sono utilizzati 12 AGV ProFleet a induzione interamente progettati e costruiti negli stabilimenti CPM.

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