RMO_235

51 rmo aprile 2021 della digitalizzazione delle informazioni e dell’inte- grazione delle funzioni, infatti, oggi i componenti devono soddisfare caratteristiche quali riduzione del peso e del consumo, aumento della precisione e compattezza”. “Assolutamente sì, e questa tendenza – ha detto Bicelli -. Da diversi anni si parla di meccatronica, ancora prima che nascesse il termine Industria 4.0. Meccanica, elettronica e informatica saranno più integrate: se prima davano valore al solo compo- nente, ora danno valore all’ecosistema. Ma a parte le tecnologie legate alla digitalizzazione, al giorno d’oggi è fondamentale saper integrare in modo ef- ficiente anche tecnologie più tradizionali: i circuiti elettromagnetici devono poter sfruttare al meglio la meccanica e viceversa, ma allo stesso tempo il cir- cuito fluidodinamico non può essere un ostacolo, come i materiali e la loro compatibilità con i fluidi. Polimeri, metalli e gomme devono essere impiegati al meglio per garantire la massima efficienza del componente”. È intervenuto Gabriele Manno, pro- duct market manager Festo per la pneumatica: “La richiesta verte più che altro sul trovare un unico for- nitore con il quale trovare la tecnologia o soluzione più adatta a rispondere alle esigenze di mercato. Nel portfolio Festo è possibile trovare tanto il raccordo quanto il software per gestire al meglio la manu- tenzione della propria macchina. Puntiamo soprat- tutto alla capacità di integrazione tra le tecnologie, così da rendere ancora più efficiente l’applicazione finale”. “I nostri utilizzatori - sottolinea Minuzzo -, chiedono sempre più prodotti in grado di essere monitorati nel loro funzionamento. E non si tratta di semplici informazioni, ma un controllo sul corretto ciclo del componente, in relazione a ciò che esso è preposto nell’impianto d’automazione. Il controllo digitale in continuo dei componenti incide anche sulla loro ma- nutenzione e sostituzione, in caso di mal funziona- mento o usura”. “Oggi è di primaria importanza non solo il compo- nente meccanico e fluidico, ma la completa intera- zione dei componenti per poter controllare e gestire al meglio ogni tipo di macchinario o impianto indu- striale – ha detto Bugatti -. Infatti, negli ultimi anni abbiamo assistito a un maggiore utilizzo di compo- nentistica che si sposa perfettamente con sensori e protocolli di comunicazione elettronici”. Tamiozzo ha rimarcato: “Il mercato chiede prodotti affidabili, facilmente integrabili nelle applicazioni e di lunga durata. Tuttavia, questa è ormai una condizione ne- cessaria, ma non più sufficiente: infatti l’attenzione alla riduzione dei consumi di esercizio e all’integra- zione dell’elettronica nei componenti è diventato un requisito di base imprescindibile per tutti i costrut- tori di componenti fluidici, anche per quanto detto sopra”. Qualità dell’aria compressa. Per l’affidabilità dei processi e per l’efficienza delle macchine, la prima cosa da verificare è l’alimentazione dell’aria com- pressa. Particelle di acqua e olio sono nemici natu- rali di un’aria compressa adeguatamente preparata. Creano problemi ai componenti e comportano costi energetici aggiuntivi. “La tendenza alla miniaturiz- zazione dei componenti – ha detto Bicelli -, richiede un’ottima qualità dell’aria, per evitare fermi mac- china e il deterioramento rapido dei componenti. Oli, vapori, impurità atmosferiche e altre impurità possono danneggiare i componenti pneumatici: è Alcuni componenti per il trattamento aria, Aignep, Festo e SMC.

RkJQdWJsaXNoZXIy Mzg4NjYz