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31 rmo aprile 2021 esplorato questa effervescenza partendo dal fatto che, nel mondo, vi sono più di 100 costruttori operativi che supportano questa fetta di mercato. Non vi sono dubbi, invece, che i robot di servizio hanno avuto e avranno un andamento migliore. “Si pensi ai robot in medicina e una vasta gamma di sotto segmenti che hanno e avranno una crescita costante come i robot di ispezione e gli esoscheletri”, dice. E, proprio su que- sto fronte, il Past President di IFR fa una precisazione specificando che i service robot sono ‘il regno’ delle star- tup le quali saranno un ulteriore motore propulsivo per questo segmento: “Secondo uno studio dell’IFR, su 889 service robot in circolazione almeno 183 sono imputa- bili a startup create ad hoc da giovani ricercatori che spaziano in queste innovazioni sia a carattere personale sia professionale”. Tra i più svariati segmenti Baroncelli cita i robot in agricoltura in Israele e in Francia, i robot in public relation in Germania e in Inghilterra. Senza dimenticare, in epoca moderna, l’incontro vincente tra i robot e l’Intelligenza Artificiale. “Oggi i robot riescono a fare cose che prima non immaginavamo proprio ed è questa una delle ragioni di una propulsione di que- ste dimensioni. In ambito di servizio, poi, proprio nel 2020 abbiamo visto come la robotica sia stata di sup- porto al settore sanitario supportando il momento così difficile”, ha aggiunto Baroncelli. Il software di Intelli- genza Artificiale in combinazione con la visione e altri sistemi di rilevamento, consente ai robot di padroneg- giare compiti difficili. Uno di questi compiti è la raccolta differenziata, che in passato era fattibile solo per una mano umana. Le nuove generazioni di robot sono più facili da installare e programmare e sono collegabili. I progressi nei protocolli di comunicazione integrano per- fettamente i robot nell’automazione e nelle strategie di Industria 4.0. Meccanica strumentale in Italia traina la robo- tica. E l’Italia come si è comportata e come ha reagito nel grande mondo dei robot? Secondo il World Robo- tics 2020, le installazioni di robot industriali sono più che triplicate in dieci anni (2009-2019) raggiungendo quasi 3 milioni di unità negli stabilimenti di tutto il mondo contro il milione, scarso, del 2009. Secondo le indicazioni del World Robotics 2020, per quanto riguarda i robot industriali, l’Italia si colloca al sesto posto considerando che i primi cinque Paesi della clas- sifica (Cina, Giappone, Corea, Stati Uniti e Germania) fanno il 71% di robot installati. Ma la vera differenza rispetto agli altri paesi, l’Italia l’ha fatta nel 2019. In- fatti, dati alla mano, il nostro Paese ha eccelso nella meccanica strumentale, settore a cui la robotica indu- striale appartiene, realizzando, nell’anno di analisi, 81 miliardi di fatturato di installato. In particolare, il bel paese è ancora forte nella meccanica, nel segmento che Baroncelli definisce come metal e machinery, che di fatto ha trainato verso l’alto l’andamento italiano della richiesta di robot. Inoltre, un applauso al metal products, il settore che ha assorbito i robot in termine di volume, insieme al food, al plastic e motor vehicle. L’incidenza del Covid sui robot. E arriviamo al 2020, l’anno della pandemia, sul quale Baroncelli è stato molto cauto sui numeri mondiali, e italiani, legati alla robotica industriale specificando che è molto difficile fare previsioni nel breve termine. “Nel 2018 si prevedeva un grande aumento, che poi non c’è stato, nel 2019 c’è stata una crisi e lo scorso anno il Covid”, ha aggiunto. Sta di fatto, però, che il 2020 è stato un anno difficile per la robotica industriale. “In Italia, secondo le ultime riunioni che abbiamo fatto, le previsioni parlano di una diminuzione del 20% nel 2020 ma nei prossimi mesi questo dato potrebbe essere visto in miglioramento. Non ci si aspetta nulla di sconvolgente perché a livello italiano era quello che ci si aspettava. Nel medio-lungo periodo forse un miglioramento di 10 punti percentuali ma con cautela, mentre sul futuro c’è ottimismo”. Da cosa deriverebbe questa boccata d’ossigeno? Probabil- mente da tre fattori: l’aumento della flessibilità produt- tiva, l’uso progressivo dei robot nelle aziende di piccole medie dimensioni e la qualità del lavoro. @stefano_belviol Arturo Baroncelli, Past President International Federation of Robotics (IFR), consigliere di SIRI (associazione italiana di robotica e automazione).
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