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32 rmo marzo 2021 INCHIESTA loro ingresso nell’agone della space economy. Ma non basta: il cambio più radicale ha riguardato la composi- zione del settore spaziale, in passato essenzialmente ap- pannaggio dei governi e oggi, invece, accessibile anche a nuovi protagonisti come università, poli di ricerca, startup e privati di vario genere”. A ribadire ulteriormente questa nuova impostazione del settore, interviene la gestione degli investimenti, che - stando alla European Investiment Bank - attual- mente sono per il 46%appannaggio del venture capital e per il 25% degli angel investors (investitori informali). Particolarmente indicativo della ‘rivoluzione di questi ultimi 20 anni’ è il trend del venture capital: dal 2000 al 2014, le start-up spaziali hanno ricevuto un totale di 1,1 miliardi di dollari, (una media di 73 milioni di dollari all’anno); per poi ottenere nel 2015 investimenti pari a 1,8 miliardi. Nel 2016 si passa addirittura a 100 investi- tori per una cifra pari a 2,8 miliardi, che interessa ben 43 start up, mentre nel 2017 gli investimenti salgono a 3,9 miliardi: circa il +40%. “Nel 2019 - prosegue Eherenfreund - si arriva a 5,8 mi- liardi di dollari e il trend non sembra volersi arrestare. E c’è di più: va anche sottolineato, infatti, come nel 2019 delle 135 startup in cui si sono incanalati gli investimenti ben 79 non erano statunitensi.” “La nuova economia spaziale - concorda pienamente Luigi Pasquali, Coordinatore delle Attività spaziali di Leonardo e Amministratore delegato di Telespazio - sta plasmando il mercato”. Innanzitutto - spiega il mana- ger - poiché lo spazio è sempre più orientato all›uso di tecnologie a vantaggio del cittadino: la ‘new space economy’ è la nuova frontiera, che sta creando le condi- zioni per un significativo sviluppo dei servizi e delle ap- plicazioni spaziali. Inoltre, grazie alla digitalizzazione, lo spazio non è più un’industria auto referenziale ma si è integrato quale componente necessario di molte e diverse reti e piattaforme che influenzano la nostra vita quotidiana come trasporti, logistica, energia, fi- nanza, mobilità urbana, monitoraggio e sorveglianza, difesa e intelligence. Ne consegue una crescita della concorrenza, per effetto dell’abbassamento delle bar- riere all’ingresso, sia tecnologiche che finanziarie: sul mercato delle infrastrutture e dei servizi satellitari si affacciano dunque nuovi player non tradizionali, start up ma anche colossi del settore IT o della logistica con ri- sorse economiche molto elevate. “Tutto ciò rappresenta per Telespazio una notevole opportunità, applicabile a molti e diversi mercati verticali. Infatti, i nuovi servizi a La trasformazione digitale di Leonardo e Telespazio “Telespazio - ci conferma Luigi Pasquali - ha l’ambizione di consolidare il proprio ruolo di integratore e fornitore di servizi per grandi missioni nazionali ed europee, con una proiezione commerciale globale sui mercati Business to Business, ed espandendo progressivamente il proprio portafoglio di attività dalle aree di business legacy ad altri domini adiacenti innovativi”. Per questo l’azienda punta a rafforzare il suo core business rappresentato dalle aree Geo Information, Satellite Communications e Satellite Systems and Operations ampliandone il footprint geografico secondo un modello multi-regionale, diversificando l’offerta a partire dalle nostre competenze distintive verso segmenti di business adiacenti, quali ad esempio la gestione/utilizzo di flotte di droni per l’erogazione di servizi innovativi, la guida autonoma, lo sviluppo di soluzioni di Space Traffic Management, la partecipazione agli In Orbit Services. Naturalmente, per raggiungere questo scopo è necessario adeguare la base tecnologica e di competenze, integrando tecnologie abilitanti innovative, quali la Blockchain e le Quantum technologies, l’IA ed il Machine Learning, i sistemi autonomi ed unmanned, il data fusion. “Tutto ciò si inserisce in un contesto di ‘trasformazione digitale’ che sia Leonardo che Telespazio hanno sposato in pieno. Leonardo sta sostenendo l’implementazione di tale processo grazie alla realizzazione di sei laboratori tematici per favorire lo sviluppo interno delle tecnologie abilitanti la propria evoluzione digitale. Telespazio, dal canto suo, sarà responsabile di uno dei sei laboratori di Leonardo, in particolare quello legato allo sviluppo delle tecniche di IA per l’evoluzione dei servizi spaziali”. I nuovi servizi a valore aggiunto si basano sulla combinazione di servizi di telecomunicazioni, di geoinformazione e di navigazione.

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