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75 rmo gennaio/febbraio 2021 B ellini Lubrificanti è uno dei principali produttori italiani di lubrificanti industriali ed è specializ- zata nelle tecnologie per la lavorazione dei metalli. Fondata negli anni 40, l’azienda deve il suo successo a un approccio al business nel quale lo sviluppo di nuove soluzioni è sempre stato orientato al conferi- mento all’utilizzatore di un vantaggio applicativo e di salute e sicurezza. Le normative sull’uso dei lubrorefrigeranti. I processi di manifattura che prevedono la lavora- zione dei metalli sono tipicamente realizzati con l’ausilio di lubrorefrigeranti da utilizzarsi tal quali, detti oli interi, o diluiti in acqua, i cosiddetti lubrore- frigeranti emulsionabili. L’utilizzo di quest’ultimi ne- cessita di una gestione del fluido molto più attenta rispetto a quanto necessario per un olio intero, poi- ché l’inquinamento microbiologico, conseguente all’ambiente acquoso, è sempre in agguato: esso può alterare in modo molto rilevante e negativo le proprietà dell’emulsione, per cui deve essere con- trastato mediante l’utilizzo di biocidi conservanti, presenti sia nel prodotto concentrato sia in quello diluito in servizio. Dal 2012 il normatore europeo ha iniziato a inte- ressarsi della questione biocidi, presenti in uno sva- riato numero di settori, con la promulgazione del regolamento UE 528/2012 conosciuto con la denomi- nazione regolamento BPR (Biocidal products regola- tion). Il regolamento BPR concerne l’immissione sul mercato e l’utilizzo di biocidi nell’UE: per garantire un elevato livello di tutela per l’uomo e per l’am- biente, esso prevede il rilascio di un’autorizzazione Elena Pandolfi HSE del laboratorio Bellini Lubrificanti. La famiglia Bellini, da sinistra: Stefano, Marco, Andrea e Alberto Bellini. prima dell’immissione sul mercato. Dopo il primo step di identificazione di tutti i biocidi e i successivi passaggi di valutazione, si è giunti all’approvazione di 27 sostanze utilizzabili nel settore dei lubrorefri- geranti emulsionabili: esse possono essere suddivise in diverse categorie a seconda della loro composi- zione chimica: donatori di formaldeide, isotiazoli- noni ecc. L’approccio dell’azienda. La politica di tutela del lavoratore attuata dall’azienda di Bergamo ha fatto sì che già da prima della scadenza del giugno 2015, a seguito della classificazione della formaldeide come cancerogena, tutti i biocidi donatori di formaldeide siano stati preventivamente eliminati da tutti gli oli emulsionabili della Bellini, raggruppati nella linea Torma. Escludendo quindi i donatori di formaldeide, il numero di biocidi attualmente utilizzabili si è ri- dotto a 16. Questa limitazione ha provocato nel mondo dei lubrificati emulsionabili un’impennata nell’utilizzo di isotiazolinoni, una classe di biocidi che sono molto efficaci in un ampio spettro di ceppi batterici, ma che possono creare talvolta fenomeni di sensibilizzazione da parte degli operatori. “L’utilizzo diffuso di questi stessi biocidi anche in prodotti per l’igiene personale ha portato a una sovraesposizione degli operatori del settore metal- meccanico e a un conseguente aumento dei casi di sensibilizzazione con manifestazioni di dermatiti da contatto - ha spiegato Elena Pandolfi, referente HSE del laboratorio Bellini -. Quando le emulsioni risultano inquinate da batteri e/o lieviti è necessa- rio effettuare degli interventi di manutenzione per
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