RMO_233

40 rmo gennaio/febbraio 2021 Il comparto della meccanica in Italia è tra i primi al mondo e metà delle imprese registrate sono artigiane. Confartigianato ne ha scattato una foto, mettendo in evidenza come il ‘triangolo dei macchinari’ formato da Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto si collochi per esportazioni al secondo posto in UE, con una quota del 10% sul totale comunitario di Luca Rossi Triangolo d’oro della meccanica L a ricchezza e la vitalità imprenditoriale dei territori italiani è uno dei punti di forza delle imprese della meccanica. Un universo formato non solo da aziende di medie e grandi dimensioni, ma molto spesso da quelle a carattere artigiano. Il quadro emerge dal Rapporto Meccanica 2020 ‘Ripartire, impresa possi- bile. Investimenti, digitale e green nella Meccanica’, redatto dall’Ufficio studi di Confartigianato. Emerge come il triangolo Lombardia-Veneto-Emilia Romagna, a livello di esportazioni aggregate, risulti al secondo posto nella UE con una consistente quota del 10 % del totale comunitario. Analisi territoriale. Nel 2019 l’Italia esporta macchi- nari per 81,8 miliardi di euro collocandosi al secondo posto nell’UE a 28 con una quota del 14,8% dietro alla Germania (quota del 35,1%). I dati di dettaglio ter- ritoriale evidenziano che le prime regioni del settore in Italia sono la Lombardia con esportazioni per 24,2 miliardi (29,5%), l’Emilia-Romagna con 18,6 miliardi (22,6%) ed il Veneto con 12,8 miliardi (15,6%): questo ‘triangolo dei macchinari’ concentra oltre i due terzi (67,7%) delle esportazioni italiane per un totale di 55,6 miliardi di euro. La classifica che ibrida le esportazioni di macchinari dei Paesi dell’Unione europea a 27 membri dopo la Brexit, del triangolo dei macchinari e del resto dell’Italia mostra che l’aggregato di queste regioni è il cuore della leader- ship italiana: è infatti secondo in UE con una quota del 10,0% del totale UE precedendo di poco i Paesi Bassi (10,0%) e poi Francia (6,9%) e resto dell’Italia (4,7%). Nel dettaglio le prime ventuno province italiane espor- tatrici del settore, ognuna con oltre 1 milione di euro di esportazioni, determinano quasi i due terzi (72,7%) del Made in Italy dei macchinari. Primeggiano le sei province lombarde di Bergamo, Brescia, Mantova, Mi- lano (prima in Italia con una quota del 9,1%), Monza e Brianza, Varese che rappresentano un quarto (25,0%) delle esportazioni del settore; seguono le cinque pro- vince di Bologna, Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, tutte sulla Via Emilia, in cui si concentra un quinto (19,3%) delle esportazioni e l’intera Via Emilia - comprensiva di Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena - arriva ad una quota del 21,7%. INCHIESTA

RkJQdWJsaXNoZXIy MTg0NzE=