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36 rmo gennaio/febbraio 2021 Per il settore delle macchine utensili italiane il 2020 si è chiuso con un crollo di tutti gli indicatori economici. Di fatto, si sono persi sei anni di crescita. Secondo le stime elaborate da Ucimu, il 2021 la produzione dovrebbe aumentare trainata dal recupero delle esportazioni e dall’incremento delle consegne dei costruttori sul mercato interno di Luca Rossi Q uasi un anno di emergenza pandemica ha pro- fondamente caratterizzato, e compromesso, i risultati dell’industria italiana delle macchine utensili nel corso del 2020. Lo scorso anno, infatti, il settore ha registrato cali a doppia cifra per tutti i principali indicatori economici. Quest’anno si annuncia però di tenore completamente diverso e, anche se non sarà pienamente recuperato il terreno perso nei dodici mesi precedenti, le previsioni sono decisamente po- sitive. Il quadro emerge dai dati elaborati dal Centro Studi & Cultura d’Impresa di Ucimu, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e tecno- logie affini. “Di fatto perderemo 5-6 anni di crescita attestandoci sui valori del 2014”, ha commentato Bar- bara Colombo, presidente di Ucimu. Come ha chiuso il 2020. Passando ai numeri, nel 2020 la produzione è scesa a 4.970 milioni di euro Persi sei anni di crescita INCHIESTA segnando un calo del 23,7% rispetto all’anno prece- dente. Il risultato è stato determinato sia dall’arre- tramento delle consegne dei costruttori italiani sul mercato interno, scese del 28,2% a quota 2.090 mi- lioni di euro, sia dal negativo andamento delle espor- tazioni, crollate del 20% a 2.880 milioni di euro. Secondo l’elaborazione di Ucimu sui dati Istat, nei primi nove mesi dell’anno (ossia in base all’ultima rileva- zione disponibile), il calo dell’export di sole macchine utensili è stato pesante e generalizzato. Le vendite negli Stati Uniti, risultato primo Paese di destinazione del Made in Italy di settore, sono scese a 229 milioni di euro (-21,4%). Seguono la Germania a 185 milioni (-31,2%), la Cina a 162 milioni (-28,2%), la Francia a 115 milioni (-34,3%) e la Polonia a 92 milioni (-30,8%). L’emergenza sanitaria ha fatto sentire i suoi effetti in modo ancora più incisivo sul fronte interno. Nel 2020 il consumo di macchine utensili, robot e auto-
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