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35 rmo gennaio/febbraio 2021 negli ultimi anni a stimolare gli investimenti in beni strumentali, e nella forma di credito d’imposta ne ha potuto beneficiare uno spettro più ampio di aziende, anche con utili meno consistenti. “Nel 2021 - com- menta Bologna -, le nuove aliquote aumentate e il rim- borso del credito di imposta del 50% effettuato tutto e subito, per aziende sotto i 5ml di fatturato, senza dover aspettare 3 o 5 anni inizialmente prospettati, sono particolarmente interessanti e potrebbero dare un’ulteriore spinta agli investimenti in un momento in cui la maggior parte delle aziende è costretta a valu- tare con estrema attenzione le reali possibilità di poter affrontare l’acquisto di beni strumentali, soprattutto in fascia di prezzo medio-alta come nel caso dei nostri centri di lavoro a 5 assi. Resta da segnalare la difficoltà in taluni casi, di accesso al credito, il che riduce le pro- babilità di investimento od obbligando a ripiegare su forme alternative all’acquisto e al leasing come il no- leggio operativo, non altrettanto conveniente conside- rando i benefici davvero notevoli legati agli incentivi sopra descritti”. Per concludere. Il 2020 è stato un anno difficile, ma non impossibile per tutta l’industria manifatturiera. Se- condo la sua analisi quali sono le previsioni per il 2021? “Il 2020 è stato sicuramente un anno molto complicato per l’industria manifatturiera, ma qualche spiraglio di luce c’è stato durante il periodo pandemico: alcuni set- tori hanno visto incrementare il proprio business, come ad esempio, il packaging alimentare e farmaceutico, il medicale, tra i più vivaci, ma buone opportunità si sono create anche nel settore degli stampi plastica con la creazione di nuovi sbocchi applicativi determinati dalla situazione emergenziale. Il mercato resta debole e instabile a causa del clima di incertezza e di attesa, ma dopo un rientro dalla parentesi estiva decisamente fiacco vi è stato un rush finale prima della chiusura per festività che ha portato ad infoltire il portfolio ordini con cui ci affacciamo al 2021”. Cosa dire. Bologna conclude l’intervista: “In merito allo stato delle imprese manifatturiere italiane abbiamo notato situazioni diversificate, soprattutto per quanto riguarda la visibilità degli ordini: da aziende con ordini per 2-3 mesi che navigano ‘a vista’, fino a realtà più strutturate dal punto di vista commerciale che hanno già lavoro fino a fine anno. Alcuni ipotizzano una ra- pida ripresa nel momento in cui l’emergenza sanitaria dovesse rientrare, al punto di anticipare alcuni investi- menti per poter far fronte a un boom di orinativi. Ov- viamente sono eccezioni mentre l’approccio generale resta ancora cauto, stimolato però dalle interessanti opportunità offerte dagli incentivi in chiave Industria 4.0. Ciò non toglie che bisogna lavorare con il massimo impegno per tornare ai dati pre crisi e per rafforzare la nostra presenza sul territorio nazionale. Lo faremo puntando su quei fattori chiave che hanno decretato il nostro successo in Italia: la qualità del prodotto, la qua- lità del service, altamente professionale e flessibile, e l’approccio consulenziale alle vendite”. @gapeloso Cella robotizzata e centro di lavoro verticale Hermle a 5 assi.

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