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31 rmo gennaio/febbraio 2021 anche dall’emergenza sanitaria, è interessante cono- scere gli scenari futuri della macchina utensile. Ecco il punto di osservazione di Daniele Bologna: “Partendo dalla considerazione che la parte meccanica sia sostan- zialmente consolidata, la macchina utensile moderna deve essere affidabile, precisa, flessibile, automatizzata, interattiva/connessa”. Vediamo di seguito nel dettaglio le varie caratteristiche sottolineate da Bologna: “Affi- dabile, un prerequisito necessario per garantire pro- duttività ed efficienza, indispensabili in un mercato estremamente competitivo e con tempi di consegna sempre più stretti; precisa per ottenere la perfezione del risultato con azioni correttive minime da parte dell’ope- ratore, oltre a potersi collocare in un mercato di lavora- zioni ad alto valore aggiunto; flessibile per poter essere versatile e affrontare uno spettro più ampio possibile di applicazioni; altro aspetto cruciale della flessibilità è la possibilità di poter essere riattrezzata in tempi rapidi e far fronte alle esigenze di mercato che puntano sempre più al just in time e a lotti piccoli e diversificati; automa- tizzata per sfruttare al massimo la macchina - conside- rando il costo orario - e quindi ammortizzarla in tempi più brevi, grazie alla possibilità di lavorare in turni non presidiati e accorciare conseguentemente i tempi di consegna; interattiva grazie a software di gestione con previsione di durata delle lavorazioni e lista di eventuali risorse mancanti nel sistema, utensili o attrezzature, per avviare e completare la produzione non presidiata, oltre ai consueti servizi di messaggistica istantanea in caso di anomalie e di supervisione da remoto”. Coniugare produttività con flessibilità è possibile gra- zie a soluzioni di automazione modulari, flessibili, che permettono l’impiego di diverse taglie di pallet nel me- desimo sistema oppure anche la gestione combinata di pallet e attrezzature su pallet. La modularità permette l’ampliamento o la modifica del magazzino pallet/pezzi anche in futuro, in funzione delle nuove esigenze di produzione. Il direttore ha proseguito: “Auspico che il mercato post-Covid possa caratterizzarsi in una sorta di boom dopo mesi di incertezza e di attesa, andando a sbloccare nuovi progetti e investimenti congelati o annullati nel corso della parte più acuta della crisi do- vuta alla pandemia. Con la ripresa dei consumi, degli spostamenti/viaggi ecc. spero possa rimettersi in moto il volano dell’economia e garantire una rapida ripresa del mercato”. Il futuro? Industria e ambiente. Alla scorsa 32 Bi-Mu è stata sottolineata la necessità di un nuovo paradigma per: industria, consumatori, istituzioni, ovvero, conci- Daniele Bologna, direttore operativo di Hermle Italia.
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