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28 rmo gennaio/febbraio 2021 STRATEGIE stamenti soprattutto fuori dai confini nazionali ha reso difficoltoso l’iter di molte aziende del settore nella ge- stione dei clienti esteri. Poche delle nostre imprese sono strutturate con filiali estere e quindi in grado di pre- sidiare, in questi frangenti, aree geografiche lontane. Anche in questo caso molti di noi stanno utilizzando molto gli strumenti virtuali per dialogare coi clienti. E se da un lato questa virtualità può anche velocizzare di molto i tempi dall’altro lato rischia di rendere nel tempo i rapporti umani più freddi. Ecco, su questa ti- pologia di relazionalità occorrerà fare una riflessione in futuro perché, e lo dice uno come me che è molto ‘fisico’ nel rapporto, se abusata o gestita male rischierà di compromettere la bellezza del contatto umano”. Le problematiche che questa pandemia ha messo in evidenza possono però generare opportunità, se af- frontate in tempo e con lungimiranza. Lei lo ha detto spesso… “Guardi, io guardo sempre al futuro con positività e sono pienamente convinto che se le dinamiche stanno cambiando repentinamente e incisivamente, per la nostra esperienza siamo abituati ad affron- tarle e trasformare i problemi in opportunità. Que- sta oggi è la nostra sfida, e che dobbiamo cogliere. Nella storia, tutte le grandi crisi hanno costretto le aziende, e gli uomini in generale, a ripensarsi o a ripensare molte delle loro dinamiche. Ma ogni periodo di questo tipo ha generato grandi opportu- nità di cambiamenti e di miglioramento se guidati e non subiti”. E in tema di tecnologia, quali sono le sfide che il mondo della finitura dovrà affrontare nel prossimo futuro? “In questo senso, tra le sfide più importanti nei prossimi anni c’è sicuramente il raggiungimento degli obiettivi europei di Green Economy. Il tratta- mento delle superfici ha fatto notevoli passi avanti in questa direzione, investendo molto nella ricerca per l’abbattimento delle emissioni e per lo sviluppo delle tecnologie 4.0. E in questo scenario Ucif dovrà farsi promotore di progetti e iniziative che guidino la trasformazione delle aziende, anche tramite la colla- borazione con enti e istituzioni, ponendo le basi di un nuovo approccio all’innovazione, poiché prima di ogni tipo di innovazione tecnologica, occorre creare una cultura d’impresa diffusa e inclusiva”. Chi è il nuovo presidente Daryush Arabnia è nato nel 1984 e, dopo la laurea in Business Administration alla John Cabot University, nel 2009 ha fatto il suo ingresso in Geico. Dopo due anni in Cina, a Suzhou (Shanghai) dove ha fondato la società ed è stato presidente della Geico Painting Manufacture Company, è rientrato in Italia per conseguire l’MBA alla SDA dell’Università Bocconi e successivamente intraprendere un corso intensivo per gli Executive presso l’Harvard University. Dal 2014 al 2016 Daryush Arabnia ha assunto la carica di Executive Vice President Corporate Development e Industrial Marketing, e dal 2017 ricopre il ruolo di Chief Operating Officer attraverso la gestione delle aree Innovation, Corporate Development & Industrial Marketing, Sales & Business Development, Operations & Engineering, Administration e Corporate Identity. Da sempre focalizzato sui temi dell’innovazione, Daryush Arabnia è anche a capo dei Comitati attivi all’interno del Pardis Innovation Centre, centro R&D di GeicoTaikisha e polo tecnologico più avanguardistico nel campo della verniciatura del settore Automotive. Dallo scorso aprile è stato nominato Chairman, presidente e CEO del Gruppo GeicoTaikisha prendendo il testimone del padre, Ali Reza Arabnia.

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