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Barbara Colombo, presidente di Ucimu, inquadra l’industria manifatturiera che verrà. Proprio l’industria è tra i settori più coinvolti dalla rivoluzione digitale. La pandemia ha accelerato la trasformazione. Il sentiment è un 2021 all’insegna della ripresa di Gabriele Peloso I ntervista a Barbara Colombo, la presidente di Ucimu. Le imprese che fabbricano prodotti sono in prima fila. Restano il pilastro delle economie europee nella stagione difficile della pandemia. Come affron- tare il nuovo anno? Quali strategie per l’industria ma- nifatturiera? Come si muove il mercato? La sfida del futuro cosa riserverà ad aziende e lavoratori? Alcune risposte, qui di seguito. Nominata numero uno dell’associazione imprendito- riale Ucimu, dal suo punto di osservazione qual è lo stato delle imprese manifatturiere italiane? “L’industria manifatturiera italiana, da almeno un quin- quennio, sta vivendo una fase di profonda trasforma- zione in chiave digitale. Si tratta però di un fenomeno purtroppo ancora distribuito a macchia di leopardo. Vi sono infatti imprese e settori che sono stati toccati solo marginalmente da questa trasformazione che, invece, deve raggiungere la gran parte delle imprese. L’emer- genza sanitaria ha certamente complicato le cose. Ora però è necessario che il processo, avviato ma non certo concluso, continui perché è conditio sine qua non per il mantenimento della competitività della nostra indu- stria. In ogni caso, nonostante il momento di generale Puntare su digitalizzazione e formazione STRATEGIE
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