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7 rmo novembre/dicembre 2020 EDITORIALE La ricerca lavora sulla Robotica Intelligente L’emergenza di Covid-19 ci ha mostrato quanto sia importante la digitalizzazione ap- plicata alla tecnologia. Ma ha anche fatto emergere alcune criticità sulle quali occorre migliorare, anche con rapidità. È il caso della robotica. La mancanza di adattabilità dei robot ha fatto sì che non fossero ancora pronti per sostituire o assistere l’uomo. I robot industriali, anche quelli di servizio operativi negli ambienti industriali e ospeda- lieri, hanno bisogno che l’ambiente attorno a loro sia ‘ingegnerizzato’ e che le attività da eseguire siano preventivamente definite e programmate. Quello che ancora manca ai robot industriali moderni è la capacità di adattarsi e di riconfigurarsi a variazioni dell’ambiente e del ciclo di lavoro. La soluzione potrebbe arrivare dallo sviluppo di ap- plicazioni di robotica intelligente. E in questa direzione stanno andando alcuni progetti in corso a livello italiano ed europeo. La ricerca sta lavorando sullo sviluppo di flessibilità e adattabilità sia nel programma che controlla il robot (l’Intelligenza Artificiale) sia nel corpo che costituisce il robot (quella che viene chiamata ‘Intelligenza Corporea’). Proprio per mettere in luce questa dualità e la necessità di sviluppare sinergicamente nuove soluzioni per l’Intelligenza Artificiale che guida il robot e per il corpo stesso del robot, viene utilizzato il termine Robotica Intelligente. L’Italia sta facendo molto in questa direzione. Gli studiosi di robotica e di Intelligenza Artificiale italiani sono apprezzati nel mondo, alcuni sono ai vertici delle associazioni scientifiche internazionali, mentre altri fanno parte dei gruppi di lavoro della Com- missione Europea per definire le linee di sviluppo della robotica dei prossimi decenni. Ci sono delle associazioni scientifiche italiane che cooperano per sviluppare corpo e mente dei robot: l’Associazione Italiana per l’intelligenza Artificiale (AIxIA), il Laborato- rio Nazionale di Intelligenza Artificiale e Sistemi Intelligenti (AIIS) e l’Istituto di Robotica e Macchine Intelligenti (I-RIM). La sinergia tra questi protagonisti della robotica italiana, e internazionale, diventa oggi fondamentale. luca.rossi@fieramilanomedia.it @lurossi_71

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