RMO_231

63 rmo ottobre 2020 prende il cartoncino dalla relativa postazione (pila di cartoncini) e lo infila nella fessura fra la parte superiore e quella inferiore della manopola. Con lo stesso movimento, sempre tenendo il carton- cino, solleva e infila il tutto (cartoncino e PopGrip) nell’insacchettatrice. Alla fine attiva l’I/O sul robot per avvisare l’insacchettatrice che il pezzo è nella bustina. “Avendo combinato due attività manuali in un unico processo automatizzato, la stazione esegue il lavoro di quattro persone e alimenta l’in- sacchettatrice automatica a pieno regime - dice Chad Svedin, Project Manager di HOD -. Il sistema può gestire anche ordini diversi contemporanea- mente, grazie all’I/O sul robot che indica da quale alimentatore prelevare le PopGrip insacchettate”. Grazie alle caratteristiche collaborative e alle di- mensioni simili a quelle del corpo umano, i robot YuMi possono essere collocati nella stessa area e nello stesso ‘raggio d’azione’ degli operatori. Se YuMi rileva un impatto imprevisto, ad esempio una collisione con un ‘collega’, arresta immedia- tamente il suo movimento: per ripartire, basta premere il tasto Play sul telecomando. In caso di contatto con un operatore, lo scheletro in magne- sio di YuMi e l’imbottitura morbida assorbono e attutiscono il colpo. Non sono quindi necessarie le gabbie protettive normalmente richieste per i tra- dizionali robot industriali: un vantaggio essenziale per l’affollato reparto di produzione dei PopGrip. “Potendo mantenere un ambiente di fabbrica li- bero e aperto, per i nostri quattro operatori risulta più facile avvicinarsi alla postazione, riempire i vas- soi di cartoncini, ritirare gli scarti o svolgere qualsi- asi altra operazione senza interrompere il flusso di lavoro,” osserva White. insolite. HOD ha confermato fin dalle primissime fasi del processo che il robot collaborativo YuMi a due bracci era ideale per svolgere i compiti richiesti e ha progettato una stazione con due robot dual- arm che lavorano in perfetta sincronia, applicando i PopGrip sul cartoncino e poi insacchettandoli. La soluzione adottata. “Il robot collaborativo di ABB è emerso subito come soluzione più idonea - afferma White -. Con due YuMi dual-arm siamo ri- usciti a combinare due processi manuali in un unico ciclo completamente automatizzato”. I due cobot sono installati l’uno accanto all’altro e svolgono le stesse mansioni. Essendo molto vicini, i movimenti di ognuno dei quattro bracci (28 assi totali) sono accuratamente coordinati per massimizzare la pro- duttività restando all’interno degli spazi ristretti della postazione. HOD ha usato il software di simu- lazione RobotStudio di ABB per sperimentare e pro- grammare i movimenti ottimali di ciascun braccio. “Abbiamo usato RobotStudio per la configura- zione del sistema e gli studi di raggiungibilità dei robot, i test del codice e i calcoli di parametri e coefficienti, per fare solo alcuni esempi - sottolinea Brandon Schmidt, VP of Automation & Robotics di HOD -. RobotStudio è anche un efficace strumento di vendita, perché consente di creare simulazioni realistiche per mostrare come sarà il progetto. Que- ste simulazioni riproducono la velocità di ciclo e il flusso dei prodotti, così il potenziale cliente può affidarsi in tutta tranquillità a House of Design, sa- pendo che siamo in grado di risolvere il loro pro- blema di produzione”. Un braccio di YuMi preleva il PopGrip dal vassoio e lo colloca nella postazione di assemblaggio intermedia, mentre l’altro braccio Essendo molto vicini, i movimenti di ognuno dei quattro bracci dei due robot YuMi sono coordinati per massimizzare la produttività restando all’interno degli spazi ristretti della postazione.

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