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92 rmo settembre 2020 Nel segno della versatilità I produttori di rettificatrici hanno investito nello sviluppo tecnologico e le macchine stanno diventando dei veri e propri centri di rettificatura ad alta produttività. Le mole adottano le ultime generazioni di materiali e, nel segno della versatilità, si adattano ai settori più diversi. Molte soluzioni hanno recepito le tecnologie abilitanti tipiche del paradigma 4.0 a cura della Redazione AGATHON - SERMAC Il costruttore svizzero Agathon AG è specializzato nella produzione di rettificatrici pe- riferiche per la lavorazione di placchette da gettare in metallo duro, CBN, Cermet o diamante policristallino PCD. Le loro macchine si propongono come veri e propri ‘centri di rettificatura ad alta produzione’ per questo specifico campo di impiego. Tra i nume- rosi modelli distribuiti in esclusiva per l’Italia dalla Sermac di Muggiò (MB), è di spicco la nuova linea Evo Penta idonea per la rettificatura/affilatura, in un solo piazzamento pezzo, di inserti con geometrie anche molto complesse. La dinamica macchina si basa su 5 assi a CNC con azionamento diretto, prestazioni ottimizzate e ampie gamme di corse. L’asse C dispone di una oscillazione da -140° a +140° con capacità operative da minimo IC 3,96 fino a massimo OD 50 mm. La testa operatrice monta mole del diametro di 400 mm. Uno speciale processo opzionale di condizionamento per elettro- erosione, integrabile e denominato PowerGrind, consente la riduzione del tempo ciclo fino al 50%. Inoltre, automazione e magazzino integrato con 16 pallet permettono grande autonomia produttiva.

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