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75 rmo settembre 2020 Industria e scienza italiana in orbita. L’Italia vanta un glorioso passato nel settore spaziale. negli anni 60 siamo stati i terzi a mettere in orbita un satellite, col progetto san Marco guidato da Luigi Broglio, e negli anni 70 eravamo al top dei satelliti per telecomunica- zioni col Sirio progettato al Politecnico di Milano. Ma anche oggi la nostra posizione in questo campo è di primo piano. L’Italia, membro fondatore dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è tuttora il terzo maggiore contribuente, dopo la Germania e la Francia e fra i primi Paesi al mondo per investimenti in tutti i più novità della recente entrata nel mercato dello spazio di nuovi soggetti privati (SpaceX, Blue Origin, Virgin Galactic), di player della New Economy come Google e Facebook, e di diversi Venture Capital. Gli investi- menti privati nel 2018 hanno raggiunto i 3,2 bilioni di dollari (+680 bilioni di dollari rispetto al 2017), di cui 80% in USA che restano i maggiori investitori pubblici con circa 34 bilioni di euro investiti nelle attività spaziali (civili e per la difesa), anche se con una certa stagnazione negli investimenti rispetto al passato. Tecnologie prioritarie Le tecnologie prioritarie per il settore spazio individuate dal rapporto Airi fanno riferimento a dieci grandi aree. ‘Scienza ed esplorazione’ comprende: le tecnologie per missioni gravimetriche; le tecnologie per l’esplorazione solare; le strutture avanzate ultraleggere e adattive; la robotica e l’Intelligenza Artificiale (IA), che formano un binomio strategico nell’ambito dell’esplorazione spaziale; le tecnologie per il rientro atmosferico e l’esplorazione; il controllo ambientale evoluto; lo stoccaggio e la distribuzione di energia. ‘Protezione asset spaziali’ fa riferimento: ai sistemi avanzati per integrazione, rifornimento, trasporto e rimozione dei satelliti e dei detriti in orbita; alle tecnologie e alle applicazioni per la sicurezza nello spazio; alle tecnologie di cybersecurity per la protezione dei sistemi spaziali. ‘Sistemi a bordo di satelliti’ riguarda le tecnologie per antenne a bordo di satelliti e le tecnologie di miniaturizzazione di equipaggiamenti per microsatelliti, payload compatti (sensori e camere per l’osservazione della terra) e relative applicazioni di emergenza. ‘Osservazione della Terra’ comprende: le tecnologie per radar da osservazione della Terra; i sistemi per la gestione e trasmissione dati ad altissima velocità nelle bande KA e X per le future missioni di osservazione della Terra; le tecnologie avanzate basate su IA per il trattamento di immagini radar. ‘Guida e Navigazione Satellitare’ è relativa agli orologi atomici spaziali ‘next generation’ e alle tecnologie di guida e navigazione autonoma tramite elaborazioni di immagini. ‘Propulsione e propellenti’ comprende le tecnologie per la propulsione spaziale: elettrica, avanzata, ramjet/scramjet (volo ipersonico e 2 stage 2 orbit) e lo sviluppo nuovi propellenti solidi. ‘Trasporto spaziale’, cioè tecnologie per l’accesso allo spazio e serbatoi e strutture di nuova generazione per lanciatori e veicoli spaziali. ‘Materiali e processi’, in pratica le tecniche di Additive Manufacturing. ‘Telecomunicazioni’, cioè quelle tecnologie flessibili necessarie per colmare il divario digitale e per applicazioni governative. ‘Ottica e fotonica’ per lo spazio, che rappresentano la nuova frontiera per innovare alla velocità della luce.

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