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36 rmo settembre 2020 INCHIESTA dettaglio dei comparti, va sottolineato che quello della meccanica gioca un ruolo importante nell’export ita- liano verso il Giappone. L’Italia infatti è decima a li- vello mondiale e terza in Europa. Per quanto riguarda l’automotive, l’Italia occupa il settimo posto per espor- tazione di veicoli in genere e il quarto posto per le automobili, in aumento del 16%. I presupposti per una ripresa del business ci sono e l’81% degli importatori locali sono ottimisti, nono- stante le difficoltà contingenti legate alla logistica e alla dogana. Emirati Arabi Uniti. Negli EAU, partner promettente, l’Italia esporta 4,5 miliardi euro ed ha solo 900 milioni di import. Con una quota di mercato pari al 2,8% il no- stro Paese nel 2019 è stato il nono fornitore a livello mondiale, il secondo in Europa. Del totale Made in Italy esportato negli emirati Arabi Uniti, il 30% afferisce agli ambiti della tecnologia e dei macchinari. La pandemia avrà inevitabilmente effetti su questi rapporti commer- ciali, anche se in misura differenziata nei vari settori. Secondo il FMI, infatti, il PIL segnerà un -3,5% nel 2020, mentre nel 2021 è prevista una riduzione delle impor- tazioni da 315 miliardi di dollari a 278 miliardi. Secondo un’indagine che ha coinvolto agenti/importatori locali la ripresa non sarà immediata, inoltre il 46% del cam- pione prevede un possibile decremento delle forniture dall’Italia. Ad oggi, quello che si può dire è che in settori come l’oil & gas, l’automazione industriale e la mecca- nica strumentale (non coinvolti dal lockdown), l’impatto della crisi Covid è stato circoscritto anche grazie alla salda reputation delle tecnologie Made in Italy e alla stabilità delle forniture. India. Nel corso del webinar l’onorevole Manlio Di Stefano, sottosegretario di Stato Maeci, ne ha parlato come di “un mercato su cui scommettere, difficile per il business ma con grandi opportunità, che l’Italia non ha ancora esplorato appieno”. In effetti, nel 2019 il nostro Paese ha esportato in India solo 4 miliardi euro, con un interscambio totale di 9 miliardi di euro. Inol- tre, aggiunge Carlo Ferro, presidente Agenzia ICE, il Paese indiano è stata definito dal FMI un ‘punto lu- minoso in un mercato incerto’ con una prospettiva di crescita dell’1,9%. Per l’Italia, che attualmente ha al suo attivo una quota di mercato dell’1%, ampi sono, quindi, gli spazi di crescita. L’offerta customizzata dei settori dei macchinari e della meccanica trova successo in India: la meccanica rappresenta il 41% dell’export italiano verso il Paese asiatico, che è il terzo paese per il settore dei macchinari. Diffusa la consapevolezza che la normalità non sarà dietro l’angolo, tuttavia da un’indagine sull’impatto della pandemia effettuata presso importatori/distributori indiani dei prodotti ita- liani, pare ci sia una certa stabilità di volumi di merci importati dall’Italia anche in seguito al Covid-19. @carmelaignaccol

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