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96 rmo giugno/luglio 2020 DAL MONDO DELLA FINITURA Data la voragine economica creata dalla pendemia del 2020, l’Unione Europea, dopo un primo momento di tentennamenti, ha deciso di scen- dere in campo con azioni concrete volte a supportate le economie dei Paesi europei, tutti più o meno col- piti da questa grave situazione. In- nanzitutto, ha sollecitato gli Stati membri ad un migliore coordina- mento sui provvedimenti adottati e da adottare in emergenza per il contenimento dei danni della pan- demia, e in conseguenza di ciò ha creato una serie di pacchetti e di aiuti a vantaggio dei Paesi membri. In primo luogo, l’UE ha proposto la creazione di un European Recovery Instrument, detto anche Next Ge- neration EU, di 750 miliardi per far fronte alla crisi economica causata dal Covid-19. L’obiettivo è intrin- secamente legato al finanziamento volto alla ripresa economica colpita gravemente dagli effetti del corona virus. Tali risorse saranno raccolte sui mercati tramite l’emissione di bond e distribuendo 500 miliardi in forma di sussidi e 250 in prestiti. Le risorse arriveranno ai Paesi UE attra- verso il bilancio europeo per suppor- tare investimenti e riforme, entro il 31 dicembre 2024. All’interno del Recovery Instrument sarà formulato il ‘Recovery and Resilience Facility’, lo strumento principale dell’intero piano, con l’obiettivo di suppor- tare gli investimenti e le riforme prioritarie per favorire la ripresa, migliorare la resilienza economica e sociale degli Stati membri, soste- nere la transizione verde e digitale. Gli Stati membri dovranno presen- tare dei Piani di ripresa e resilienza, inseriti nei rispettivi Piani di riforma nazionali. Inoltre, ha modificato il Just Transi- tion Fund, proponendo una nuova allocazione per 40 miliardi di euro a prezzo 2018, di cui 30 sono sotto il cappello del Recovery Instrument. Le risorse provenienti dal Recovery In- strument non sono soggette all’ob- bligo di cofinanziamento con i fondi strutturali. Proprio in riferimento al Just Transition Mechanism, la Com- missione europea ha presentato una proposta per creare uno strumento di prestito per il settore pubblico incen- trato su sovvenzioni che ridurranno per i beneficiari l’onere derivante dal rimborso dei prestiti erogati da un partner finanziario. La componente di sovvenzione sarà pari a 1,525 mi- liardi e dovrà essere attuata in colla- borazione con la Banca europea per gli investimenti (BEI) che, in qualità di partner finanziario, fornirà un pre- stito di 10 miliardi di euro a titolo di risorse proprie. Infine, la Commissione europea ha anche previsto un Solvency Support Instrument con l’obiettivo di mobi- litare risorse private per supportare le imprese europee con problemi di liquidità e solvenza legati alla crisi attuale. Tali investimenti saranno mirati verso le imprese maggior- mente in difficoltà e con bisogno di capitale, con un focus specifico su quei Paesi che saranno meno in grado di intervenire attraverso gli aiuti di Stato. Tutti i presupposti per una ripresa ci sono, si scommette infatti in un recupero dei valori in rosso che i di- versi settori registreranno (e stanno registrando) quest’anno. Tutto sta nel capire il tempo necessario (spe- riamo il più breve possibile) affin- ché la ripresa abbia luogo. L’ UE e le azioni concrete a supporto dell’ economica europea

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