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45 rmo giugno/luglio 2020 Giovani, coinvolgimento e formazione. L’attività di Maria Rita Rigamonti come amministratore delegato ha portato un nuovo impulso all’azienda brianzola, che vanta una storia ultracentenaria, portando un cambio di mentalità che ha consentito in pochi anni a Monzesi di raggiungere nuovi traguardi. Tra cui il deposito di tre brevetti nella produzione di macchine totalmente all’avanguardia. “Il primo punto su cui ho lavorato è stato sull’importanza di un livello di formazione e pre- parazione culturale elevato per i nostri collaboratori perché oggi le macchine utensili hanno una comples- sità differente rispetto anche al recente passato - inizia Rigamonti -. La prima a tornare a studiare sono stata io, seguendo per un anno e mezzo tutti i corsi Elite in vista dell’entrata in Borsa di Monzesi. E questo mi è servito per aggiornare la mia stessa formazione a quanto di nuovo succede oggi nel mondo. Di riflesso, questi nuovi assetti richiedono di avere personale più qualificato anche in azienda, soprattutto collaboratori giovani, preparati, con voglia di imparare e l’entusiasmo di fare cose nuove. In questo ho avuto la fortuna di avere al mio fianco Riccardo (Pessina, direttore generale Mon- zesi ndr.), col quale siamo cresciuti insieme in questo percorso formativo, puntando moltissimo su giovani in- gegneri provenienti dalle Università”. Oggi in Monzesi Italia lavorano circa una quarantina di persone, di cui 16 sono laureati, e l’età media è di 32 anni. Molto lavoro è stato fatto per far incontrare i giovani, che entravano in azienda con il loro carico di nuove idee e conoscenza, e chi già lavorava inMonzesi, detentori di un prezioso bagaglio di esperienza. Un connubio impor- tante se ben mixato. E per questo, Monzesi si è avvalsa di un coach aziendale, a disposizione del personale per appianare le tensioni interne e agevolare il dialogo e il confronto di idee. “Oggi in Monzesi tutte le porte sono aperte, le nuove idee sono ben accolte e vagliate con attenzione, perché dall’incontro tra nozioni ed espe- rienze diverse scaturiscono nuove situazioni – continua l’amministratore delegato -. Per questo tutti sono anche coinvolti nel grande percorso, condiviso con il Kaizen Istitute, lungo la strada del ‘miglioramento continuo’ che passa dalla Lean Production fino ad arrivare a qual- siasi area aziendale. Il tutto partendo dalla nomina di un giovane ingegnere al ruolo di kaizen promotion officer: Nicolas Feo”. Il concetto alla base è che l’inno- vazione può scaturire da ogni fonte, grazie a un atteg- giamento di apertura e ascolto. Questa nuova mentalità è il primo risultato della gestione finanziaria di Riga- monti in Monzesi, dove ogni anno vengono investiti in formazione circa 60 mila euro. Oltre ai colloqui con il coach aziendale e al Kaizen, i dipendenti seguono corsi di inglese - in quanto l’azienda lavora molto all’estero, eseguendo collaudi delle proprie macchine in tutto il mondo - e progetti condivisi con il CNR su tematiche tecniche e innovative. La creazione di una biblioteca virtuale, dove i collaboratori caricano impressioni e contenuti dei corsi seguiti, assicura la condivisione e la continuità delle nuove conoscenze. Molto incentivata è stata anche l’interazione con il mondo delle Università, ospitando laureandi che frequentano l’azienda e scri- vono tesi sui prodotti Monzesi. Recentemente l’azienda è anche entrata a far parte del Laboratorio Musp, dedi- cato allo studio delle macchine utensili e dei sistemi di produzione, le cui finalità sono la ricerca, la formazione e il supporto alle aziende del settore per sostenerne la competitività. A sinistra: Maria Rita Rigamonti e Riccardo Pessina. Lei amministratore delegato e lui direttore generale di Monzesi: un connubio che si è rivelato complementare e vincente. Nella foto a destra, Nicolas Feo, giovane ingegnere nominato kaizen promotion officer.
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