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38 rmo giugno/luglio 2020 che prevedono un biennio di formazione equamente distribuito tra formazione in aula e formazione in fabbrica. Per questo l’associazione partecipa all’indi- rizzo dei temi di studio affinché siano il più possibile aderenti alle esigenze delle imprese costruttrici di macchine utensili. “Nello specifico - spiega Mariotti - Pigozzi segue direttamente queste tematiche sulla base dal grande lavoro di studio e approfondimento fatto dalla sua direzione e del lavoro sul campo con- dotto attraverso l’organizzazione di sessioni di for- mazione per studenti di ogni ordine e grado (dalle scuole secondarie di primo livello a quelle di secondo livello, fino a università e corsi post laurea)”. Il fiuto sul professionista di domani. Qualcosa è cambiato da parte delle aziende. Hanno capito, come spiega Gronchi, che c’è bisogno di nuova linfa per il futuro cioè “la propensione delle aziende a coinvolgere in corsi, visite e seminari, ragazzi gio- vani, studenti dei corsi universitari in attività for- mative. Un’azienda non si aspetta certo che tutti gli studenti divengano suoi dipendenti. Qualcuno po- trebbe, un domani, essere attirato a fare domanda di assunzione, e tra quelli l’azienda può scegliere al- largando la rosa dei concorrenti contando già su un livello avanzato di formazione. In fondo - conclude Gronchi - non è cambiato niente: una volta gli isti- tuti professionali lavoravano con le aziende del ter- ritorio e oggi, dopo un periodo di scarsa attività nel settore del reclutamento, si cercano nuove strade di fidelizzazione. Il livello culturale forse è cambiato, si adegua ai tempi”. Toccando con mano quanto invece le aziende di com- parti specifici stanno spingendo, Federtec, che nasce dalla fusione di Assofluid e Assiot, svela la sua ricetta. “Proprio per poter dar voce ai nostri soci - spiega Sasdelli - è stato inviato un apposito questionario con la richiesta di indicare le tematiche di principale interesse, magari non sempre facili da reperire e a costi che permettano un’ampia partecipazione. Pro- prio prendendo spunto dai risultati emersi, è stato approntato il primo calendario di corsi, alcuni dei quali saranno tenuti da colleghi di aziende associate Federtec”. Di recente Federtec ha stilato un proto- collo. “Più che un protocollo, abbiamo presentato il progetto Federtec Academy, un mezzo per rispon- dere alle esigenze di formazione delle aziende del nostro settore ed essere al contempo un veicolo di informazione e aggiornamento. Il lancio dell’Aca- demy - spiega - prevede un primo catalogo di una decina di corsi che affrontano argomenti che spa- ziano dalla Progettazione e il Controllo di Cuscinetti e Ingranaggi, alla Pulizia dei Componenti e la Conta- minazione Industriale, a elementi di Fonderia della Ghisa a un corso per Tecnico-Commerciali operanti nel settore rappresentato dalla nostra associazione. I corsi saranno in moduli da 4/8/16 ore complessive, con massimo 4 ore al giorno in modalità smart learning. Stiamo predisponendo pillole (in video o con brevi webinar) per la presentazione dei corsi. Questo è solo il primo passo, abbiamo infatti in preparazione altri corsi che saranno proposti nel prossimo autunno, su argomenti quali Additive Manufacturing, Tecnologia Cold Spray, Trattamenti PVD e PaCVD, Intellectual Properties, Lean Selling e Organizzazione Commer- ciale durante e post Covid-19, Guarnizioni Pneuma- tiche e Oleoidrauliche”, afferma Sasdelli. A partire da febbraio 2020 in seguito all’emergenza Covid -19 la formazione si è spostata in modalità virtuale con un format innovativo che alterna formazione, ses- sioni di Q&A, momenti di condivisione e confronto tra gli stessi partecipanti per svolgere project work e INCHIESTA

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