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34 rmo giugno/luglio 2020 Il professionista del futuro deve ancora nascere ma grazie all’intesa tra industrie ed enti preposti alla formazione, comprese le università, si stanno delineando le prime necessità. Ne sono concordi Marco Taisch (Competence Center Made), Paolo Gronchi (Poliefun), Alfredo Mariotti (Ucimu), Fabrizio Sasdelli (Federtec) e Umberto Pellegrino (Business International - Fiera Milano Media) di Stefano Belviolandi Come sta cambiando la formazione U n’accelerazione tecnologica così marcata da rivoluzionare, dalla A alla Z, il comporta- mento delle imprese e dei dipendenti. La pandemia e il periodo di lockdown hanno cambiato ‘le regole del gioco’ anche a livello di formazione. Sia interna alle imprese, sia verso quei professionisti che sono pronti per entrare nel mondo del lavoro, sia agli enti o le realtà che di ‘mestiere’ sono formatori. Se vero che, al termine del lockdown e con l’inizio della fase 2, come ha spiegato Marco Taisch, professore di Advanced and Sustainable Manufacturing, Poli- tecnico di Milano – School of Management Manu- facturing Group - Chairman scientifico del World Manufacturing Forum - presidente di Made, Com- petence Center su Industria 4.0, la priorità delle aziende era riaccendere gli impianti e fatturare, con la fase 3 si è di fronte a un mondo totalmente di- verso, dove i canoni competitivi sono cambiati, così come il lavoro. Ed ecco che la formazione diventa anche un momento di riflessione. Cosa è successo? “Sono nati tanti webinar, le aziende hanno capito che la barriera all’ingresso per proporsi come for- matori si è abbassata e per conseguenza anche la qualità formativa. Ma attenzione, la formazione è importante perchè se vero che le tecnologie digitali diventano più pervasive di prima, sia negli uffici sia nelle fabbriche, si devono formare le persone se si vuole il massimo. La formazione diventerà la chiave di svolta perché chi sarà capace di fare formazione corretta trasformerà questa rivoluzione in una reale opportunità. Oggi è su questo punto che si deve in- vestire perché le soluzioni tecnologiche sono note e vanno sfruttate”. Formazione a distanza. La formazione, quindi, diventa un modello di comunicazione nella fab- brica? Secondo Taisch si. “Made ha la missione di fare formazione sui temi del manifatturiero e Indu- stria 4.0 rivolgendosi ai tecnici. Fino a che ci sono stati vincoli sugli spostamenti abbiamo realizzato webinar, ma stiamo ultimando la costruzione del Competence Center e sfrutteremo il modello della teaching factory, prendendolo a prestito dal mondo della medicina. Il medico specializzando si reca in sala operatoria per imparare – spiega – si affianca ai medici esperti, osserva, e agisce con piccole azioni all’interno di una operazione complessa e, così fa- cendo, aumenta competenze e skill. Lo stesso vo- INCHIESTA
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