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24 rmo giugno/luglio 2020 offerta fatta da oltre trenta modelli non è difficile individuarla. Anche per via di questa estrema varietà di offerta e di comparti serviti è senza dubbio interes- sante ascoltare il pensiero di Vladi Parpajola, ammi- nistratore delegato del Gruppo. “Per nostra fortuna non siamo stati costretti a chiudere del tutto i reparti produttivi – ci spiega Vladi Parpajola – perché alcune nostre macchine in costruzione erano destinate a settori salvaguardati dai codici Ateco. In particolare, si trattava di tre commesse. Questo ci ha permesso tecnicamente di proseguire in parte con le nostre at- tività. Oggi l’azienda è regolarmente aperta anche se la forza lavoro presente è inevitabilmente ridotta. Devo però dire che le previsioni non sono proprio rosee”. D’altra parte, con tutto ciò che è successo è inevitabile pensare di dover fare i conti con una contrazione del mercato anche piuttosto sensibile. Nel caso specifico poi, Vladi Parpajola ha come punto privilegiato di os- servazione, non solo la sua attività di imprenditore, ma anche il ruolo di consigliere di Ucimu-Sistemi per Produrre. A questo proposito le sue parole sono piut- tosto chiare: “Alla questione andamento del mercato – spiega ancora Parpajola - abbiamo dedicato una ri- unione di direttivo. La sensazione è che alla fine del 2020 vedremo una diminuzione del fatturato nell’or- dine del 30%. D’altra parte, tre mesi di lockdown non possono non pesare. Se per molti settori e penso all’ae- ronautica, alla energia, alla meccanica generale, il calo del 30% è prevedibile, c’è il mondo dell’Automotive che già aveva incertezze prima del Coronavirus e che ha subito uno stop particolarmente pesante”. Una diminuzione importante frutto, soprattutto per una realtà come Parpas che ha rapporti commerciali in tutto il mondo (Asia Cina Europa Americhe) di una serie di inevitabili difficoltà dei singoli mercati: ”Perso- nalmente la chiamo onda lunga o se preferisce risacca: è il trasferirsi delle difficoltà da un mercato all’altro – ci spiega ancora Vladi Parpajola –. Quindi inizia ad aver problemi un’area poi, ne segue un’altra. Una spe- cie di domino globale Ma ora che si è completato il giro del mondo, perché il nostro mercato è il mondo, ci vuole tempo. Per una realtà come la nostra i tempi di ritorno sui fatturati 2019, che comunque erano già meno brillanti degli anni precedenti, richiederanno almeno dodici mesi”. Tutto nasce dal fatto che le eco- nomie mondiali come spiega ancora Vladi Parpajola: “sono ormai interconnesse e interdipendenti. Quindi se si rompe un solo anello di questa lunga catena, tutta la filiera ne risente e ricomporla è un lavoro piuttosto lungo”. L’altro aspetto su cui riteniamo sia interessante con- frontarsi con Vladi Parpajola è sui cambiamenti in atto nei rapporti con la clientela, al di là delle difficoltà evidenti nella gestione dell’assistenza che comunque può godere di un aiuto importante dalle attività web: “Per una realtà come la nostra – spiega ancora Parpa- jola - impegnata a realizzare macchine con un livello di personalizzazione elevatissimo, il rapporto diretto con l’utilizzatore della macchina è fondamentale in fase di definizione del prodotto. Di conseguenza le confe- rence call, le riunioni via web seppure utili, non rie- scono a sostituire del tutto il lavoro fatto di persona”. L’aspetto finale che abbiamo affrontato è il finanziario e la questione legata a come ci si potrà muovere nei prossimi mesi. INCHIESTA Le aree di lavoro di due Heller (Hl-WF e HF) mettono in evidenza la particolare cura con cui viene studiata questa zona cruciale per la qualità funzionale della macchina.
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