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39 rmo maggio 2020 come, a suo p a rere, gi à d a tempo si a in corso un a de- glob a lizz a zione e un a “pres a d’ a tto che si a inizi a t a un’ a ttivit à di reshoring per renderci meno dipendenti d a ll’estero. Come n a zione – continu a - potremmo d a re vit a a un a p a rtit a import a nte, qu a lor a cre a ssimo le con- dizioni per riport a re in It a li a si a le a ziende it a li a ne, che h a nno deciso negli a nni p a ss a ti di tr a sferire a ll’estero le produzioni o le sedi, si a le a ziende estere a insedi a rsi in It a li a . Secondo il mio p a rere, questo processo è gi à in a tto per l’ a cci a io”. Per l’ a mministr a tore deleg a to di Acci a i Speci a li Terni questo processo è inizi a to nell a prim a ver a del 2018, con le prime a ttivit à di protezione e di s a lv a gu a rdi a dell’Europ a contro i d a zi a meric a ni. Quindi si st a p a rl a ndo di invogli a re i clienti it a li a ni a compr a re a cci a io it a li a no? Burelli ne è convinto: “Se trov a ssimo le condizioni per incentiv a re i clienti it a li a ni a d a cquist a re a cci a io it a li a no, a km zero, e si mettesse fine a l turismo siderurgico, prob a bilmente l’imp a tto che si è vissuto dur a nte il periodo dell a p a ndemi a s a - rebbe st a to minore per i produttori it a li a ni”. Armonizzare la situazione. Come si può disegn a re un mondo che a un l a to si debb a region a lizz a re m a d a ll’ a ltro h a necessit à di m a ntenere a nche i merc a ti a perti? “Gioc a ndo tutti a d a rmi p a ri, a vendo l a World Tr a de Org a niz a tion (WTO) che a rmonizzi l a situ a zione - indic a -. L’esempio ci a rriv a , a ncor a un a volt a , d a lle decisioni di protezione europee, ripetut a mente boc- ci a te e solo nel 2019 a pprov a te, rispetto a lle misure protezionistiche messe in a tto d a ll’Americ a nell a pri- m a ver a 2018”. “D a ll’Europ a ci s a remmo a spett a ti un a pproccio olistico e pr a gm a tico - sottoline a -, L’Europ a a vrebbe dovuto a pprov a re un lockdown europeo per tre settim a ne che a vesse evit a to il furto di clienti d a p a rte di a ltre n a zioni che h a nno a pprofitt a to dell a chiusur a delle a ziende it a li a ne”. L’ a mministr a tore deleg a to di Acci a i Speci a li Terni non vede un a fine d’ a nno felice. D a un l a to il r a llent a mento dell’Auto- motive, stime d a nno un c a lo del 30% a fine a nno, d a ll’ a ltr a un a politic a economic a di a ttenzione si a a i costi si a a gli investimenti non ritenuti fond a ment a li, un a riduzione a l 55% del potenzi a le l a vor a tivo, com- pens a t a però d a un flusso logistico protetto, d a to che il 25% dell a produzione dell a societ à esce su rot a i a . “Il bil a ncio s a r à difficile e dr a mm a tico – conclude - a meno che il Governo non f a cci a qu a lcos a di str a ordin a - rio come fin a nzi a menti a fondo perduto o compens a - zioni debiti er a ri a li e crediti delle a ziende”. Massimiliano Burelli è amministratore delegato di Acciai Speciali Terni : “Se trovassimo le condizioni per incentivare i clienti italiani ad acquistare acciaio a km zero, probabilmente l’impatto che si è vissuto durante il periodo della pandemia sarebbe stato minore per i produttori italiani”. Tommaso Sandrini è amministratore delegato di San Polo Lamiere e presidente di Assofermet Acciai : “Il Governo deve porsi la domanda se e come ristrutturare le catene del valore. Se non vengono riscritte le condizioni per fare impresa in Italia, le aziende non torneranno nel nostro Paese”.

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