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29 rmo maggio 2020 produttivo, composto per l a str a gr a nde m a ggio- r a nz a di PMI è d a sempre il regno dell a flessibilit à e d a ll a c a p a cit à di riorg a nizz a rsi velocemente, a nche gr a zie a lle dimensioni snelle delle a ziende. Che sono poi le stesse a d essere divent a te le sub for- nitrici d’Europ a per molti comp a rti industri a li. Che si tr a tti di a utomotive, treni, a erei, n a vi, energi a e molto a ltro a ncor a i subcontr a ctor spesso p a rl a no it a li a no. Quest a p a rticol a rit à ne f a un a c a rtin a di torn a sole se si cerc a , come nel nostro c a so, di d a re un volto a i prossimi mesi. Abbi a mo perciò diviso il mondo degli utilizz a tori di m a cchine utensili per comp a rti produttivi, chiedendo a lle figure più in vist a delle a ziende interpell a te come imm a gin a s- sero il futuro a l proprio rientro. Per esplicit a ri- chiest a di a lcuni degli interpell a ti che ci a vev a no chiesto di non essere cit a ti, a bbi a mo deciso di non evidenzi a re nomi. Il primo comp a rto di cui ci si a mo occup a ti è l’Automo- tive che d a solo r a ppresent a il merc a to di m a ggiore imp a tto per l’industri a delle m a cchine utensili e un a quot a del PIL che non si discost a molto d a l 10%. Se gu a rdi a mo questo mondo sotto l’ a spetto pro- duttivo di componenti destin a ti a l prodotto finito, il rientro verso l a norm a lit à s a r à inevit a bilmente se- gn a to d a un ripens a mento gr a du a le re a lizz a to con lo scopo di prevenire problemi come quelli delle scorse settim a ne, verso i criteri di a pprovvigion a - mento. L a c a ten a del v a lore si è inf a tti dimostr a t a troppo fr a gile per poter g a r a ntire l a continuit à produttiv a . Non è d a escludere che in futuro c a m- bier a nno i sistemi di a pprovvigion a mento si a in ter- mini logistici che in m a teri a di diversific a zione delle produzioni ci componenti. Oltre la ripresa. Automotive però è a nche gr a ndi investimenti in progett a zione, st a mpi impi a nti produttivi. Per questo ci si a mo rivolti a un impor- t a nte costruttore di st a mpi per a uto a livello mon- di a le, con st a bilimenti produttivi in p a esi str a nieri e un a test a pens a nte in Lomb a rdi a . Questo co- struttore h a a nche uno st a bilimento in ci re a lizz a c a rrozzerie per due dei più prestigiosi e ricerc a ti m a rchi di superc a r a d a ltissime prest a zioni a livello glob a le. L a prim a cos a che ci viene f a tt a not a re è che l’industri a dell’ a uto vive gi à un periodo di tr a nsizione che comunque non dovrebbe essere str a volto d a i c a mbi a menti d a CV19. L a sens a zione è che in pentol a ci si a no gr a ndi progetti pronti a prendere il vi a e che questi progetti si a no tutti conferm a ti. L a vogli a di rip a rtire è support a t a d a ll’ a spir a zione dell’intero settore di riprendere velocemente l a m a rci a brusc a mente interrott a . D a qui a nche il desiderio di poter proseguire con gli investimenti gi à previsti d a tempo. L a questione piuttosto si pone per un a ltro a spetto che emerge e che non è leg a to a llo stop di inizio 2020: i nuovi vincoli posti a lle norme su Industry 4.0 che fini- scono per complic a re gli investimenti e renderli meno a ppetibili rispetto a ll a legge v a r a t a a i tempi del ministro C a lend a . Aerospace, la crescita ci sarà. Un a ltro comp a rto in cui le a ziende it a li a ne sono estrem a mente a ttive è l’ a eron a utico. Qui, a cc a nto a i gr a ndi gruppi leg a ti a doppio filo a ll’industri a di settore, c’è un mondo di subfornitori di qu a lit à che in It a li a h a gr a nde L a line a di p roduzione dell a Jee p Com pa ss di Melfi. L’imm a tricol a zione di nuove a uto in It a li a è diminuit a di oltre l’80% a c a us a dell a crisi c a us a t a d a l Covid-19.

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