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63 rmo aprile 2020 cure primarie ‘digital first’ a 3 milioni di pazienti. In risposta diretta a Covid-19, offriamo gratuitamente il nostro servizio”. In Italia ha avuto l’obiettivo di “sod- disfare la crescente domanda dei pazienti di avere un servizio di consulenza e guida sanitaria a distanza e non pesare ulteriormente sugli operatori sanitari, ora più che mai, sotto pressione. L’uso della piatta- forma va anche beneficio dei medici che hanno biso- gno di continuare a vedere i loro pazienti da remoto, offrendo un’opzione semplice e sicura come i video appuntamenti, senza costi aggiuntivi. L’estensione del nostro servizio in Italia - ha spiegato all’Agi - è un passo ovvio. È urgente che i medici continuino a visitare i pazienti, sia che siano affetti da Coronavi- rus, ma anche da altri problemi sanitari”. Oltre alle mail, alle videochiamate, scendono in campo anche veri e propri robot che garantiscono la presenza da remoto del medico. È il caso del robot RP-Vita di In- Touch Health, una nuova classe di dispositivi di tele- medicina progettati per migliorare l’accesso alle cure specialistiche, ottimizzando l’utilizzo delle risorse. Le sue capacità di autonomia eliminano la necessità di uno specifico staff di telemedicina e di supporto, mentre la sua usabilità, la mobilità e l’affidabilità, ne permettono l’adozione da parte dei medici in diverse specialità. RP-Vita può viaggiare autonomamente, semplicemente selezionando una destinazione sul suo display, o utilizzando la Control Station, grazie all’interfaccia Point-and-Go. Il monitoraggio e l’as- sistenza tecnica 24/7, in aggiunta al supporto infor- matico e del prodotto, riducono il carico di lavoro sul personale dei sistemi informativi dell’ospedale. La funzione di auto-docking riconduce automatica- mente RP-Vita ad una stazione di ricarica dopo un consulto, al fine di assicurarne la disponibilità per una successiva sessione clinica. In particolare, le soluzioni di presenza remota consentono ai medici di eseguire un teleconsulto, in tempo reale, con la contempora- nea presenza del paziente. I medici, su un’unica rete e attraverso un’unica interfaccia, possono accedere a diversi dispositivi di presenza remota, per fornire assistenza e consulenza al paziente. La potenza del 5G. Piattaforme, chat, robot che con- ducono il medico al cospetto del paziente ma manca un tassello: la tecnologia 5G. Vodafone ha dimostrato come quest’ultima sia applicabile a diverse sfere della sanità e del benessere e quali benefici apporterà. Tra queste, un progetto realizzato con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) e l’Ospedale San Raffaele. Un progetto di telechirurgia robotica che consente a un chirurgo di operare in remoto assistito dalla sua équipe in sala operatoria In particolare, il prototipo di sistema robo- tico realizzato si focalizza sulla microchirurgia laser transorale, una procedura usata per curare, ad esem- pio, malattie delle corde vocali. Grazie alla latenza estremamente bassa e all’alta affidabilità del 5G di Vodafone, il chirurgo comanda in real-time da remoto il laser e le pinze manipolatrici del robot e allo stesso tempo riceve un video stereoscopico dell’area d’inter- vento. Inoltre, attraverso la collaborazione di Exprivia, Italtel e l’Istituto Clinico Humanitas, un progetto di telegestione e teleconsulto dedicato al mondo della radiologia, che consente a tecnici e medici specialisti di poter collaborare da remoto durante e subito dopo l’esecuzione di esami radiologici. Questo grazie al 5G che permette di condividere video e immagini radiolo- giche Dicom ad alta risoluzione in mobilità e in tempo reale, garantendo la sicurezza nella gestione di questi dati sensibili. Infine, il monitoraggio remoto di un pa- ziente in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Istituto Clinico Humanitas. Si tratta di un progetto di telemedicina per la gestione e cura da remoto di pazienti affetti da patologie respiratorie, quali Bpco (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva) e asma che consente di facilitare l’accesso alle cure, prevenire le riacutizzazioni e ridurre i costi legati all’assistenza sa- nitaria ospedaliera. Il 5G permette di trasmettere ed elaborare in tempo reale una grande quantità di dati rilevati in modo continuo e di gestirli in totale sicu- rezza. Inoltre, la bassa latenza consente di intervenire prontamente in situazioni critiche. @stefano_Belviol
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