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26 rmo aprile 2020 avanti dai centri è la formazione per la quale vor- remmo che anche le università si ‘sporcassero di più le mani’. Ci sono ancora poche ragazze negli istituti superiori e nelle università che si sono appassionate ai percorsi tecnologici. Se non parliamo in tempo con le famiglie e con le ragazze prima che intraprendano un percorso scolastico, rischiamo che metà della po- polazione rinuncerà alle nuove professioni”. Il valore del territorio. Vatta si sofferma sul territo- rio per portare all’attenzione un progetto di lavoro. “Un’azienda multinazionale italiana vuole costruire un nuovo stabilimento e ha chiesto al centro di com- petenza un supporto al fine di valutare il ritorno sugli investimenti e se, a parità di tecnologie applicabili, sia ancora conveniente installare in Italia o meglio spostarsi in Cina. Questo è un caso che ci deve fare riflettere su quanto vale la competenza sul territorio. Tutto passa dalla formazione”, conclude Vatta. Sempre più, le aziende parlano di formazione e di competenze. E c’è chi si è costituito una Academy interna per poter integrare le competenze delle persone atte a creare valore. Si sta parlando di Leo- nardo che, per voce di Mario Merlo, Manufacturing and Program Managemenet Optimization, senior vice president quality, ha raccontato questa espe- rienza. “Rappresento una nuova organizzazione che si occupa di ottimizzazione dei processi produttivi. Di fatto, sotto la mia funzione iniziano a integrarsi i processi che, messi a fattore comune, aggiungono competitività. Facciamo formazione al management - spiega - coinvolgiamo le persone che possono dare un maggiore contributo creando una roadmap su pro- INCHIESTA cessi e competenze. Faremo un trasferimento delle competenze su tutti i team di lavoro e svilupperemo processi automatizzati con una spinta alla informatiz- zazione al fine di avere dati in tempo reale utili per iniziare analisi e prendere decisioni”. Merlo spiega un processo di coinvolgimento su tutti i livelli perché l’obiettivo che si è posto è “arricchire tutte le persone dello stabilimento”. Merlo è convinto che attraverso il coinvolgimento l’azienda arrivi a un risultato sem- pre certo. “Un percorso già iniziato che complete- remo nel 2020”, conclude. A livello di coinvolgimento del personale, anche una piccola e media azienda ha testimoniato ‘di avercela fatta’. Enzo Bonato, CEO di Tecnoacciai, ha visto una luce differente negli occhi dei suoi dipendenti che hanno intrapreso con lui il percorso di cambiamento Industria 4.0. “Se le persone non accettano il cam- biamento in atto si rischia di fallire. Industria 4.0 ha voluto dire un aumento di occupazione, investimenti in macchinari e persone che sono state fidelizzate”. E, come ha sostenuto Merlo, anche in Tecnoacciai “il coinvolgimento delle persone fa lavorare meglio. In ambito asset, noto che le aziende sane e lungimiranti che hanno fatto un percorso Industria 4.0 hanno avuto un importante vantaggio competitivo. Voglio poi sfatare un mito. A livello bancario - spiega - ai fini della valutazione di un’azienda sotto l’aspetto degli affidamenti, non conta solo il bilancio. Se l’azienda ha avuto la capacità di fare investimenti in Industria 4.0 troverà sicuramente l’appoggio delle banche”. La trasformazione digitale 4.0. Chi, qualche anno fa, ha lanciato un progetto di trasformazione digi-

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