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24 rmo aprile 2020 La rivoluzione industriale è già partita. Si ha urgente bisogno di networking tra aziende, università e centri di competenza. Serve una rivoluzione culturale che spinga il concetto di fabbrica dei primi del 900 a uno più moderno di fabbrica del futuro. Cinque relatori, cinque profili differenti sul tema ‘Rewiring the economy: un nuovo modello economico applicato all’Industria 4.0’ di Stefano Belviolandi L’ economia riscritta coi canoni digitali T re punti chiave che, secondo le imprese di ogni dimensione, sono di un’urgenza straordinaria. La rivoluzione industriale è pienamente in atto: è l’I- talia, partita in ritardo, che oggi deve accelerare. Si ha urgente bisogno di networking: il digitale spinge in modo naturale alla collaborazione sia interna alla fabbrica sia esterna con il territorio. Infine la rivolu- zione culturale. Si deve, cioè, infondere nella popo- lazione, specie nei giovani, il concetto che la fabbrica di oggi non è più la fabbrica del 900. Andrea Bianchi, direttore politiche industriali di Confindustria lancia, durante la tavola rotonda ‘Rewiring the economy: un nuovo modello economico applicato all’Industria 4.0’, nell’ambito del Connected Manufacturing Sum- mit, tenutosi a Milano a cura di Business Internatio- nal, una domanda provocatoria. “Se chiediamo a un giovane di oggi cosa sia la fabbrica, lui risponderà che è un ambiente sporco, inquinante dove il lavo- ratore viene premiato per la sua ripetitività. Quindi, declinare il termine fabbrica come luogo del futuro sarebbe già una rivoluzione. Si pensi - continua - che stiamo parlando di un Paese che, nonostante sia indu- strializzato, vede contrapporsi ancora troppe spinte anti-industriali che, sicuramente, non rendono at- trattivo anche il concetto di fabbrica moderna”. Un Paese, quindi, che ha bisogno di continuità e di poli- tiche che ne garantiscano questo sviluppo. Il vivaio delle competenze. Si apre, dunque, un dibattito sul networking e sul rapporto con il territo- rio, come sosteneva Bianchi, che si sposa con l’idea di coinvolgimento delle risorse umane di cui ha portato una testimonianza Cristina Cristalli, Innovation Direc- tor di Loccioni. Azienda che vede i suoi natali 52 anni fa ad opera di Enrico Loccioni, un artigiano in campo elettrico. Oggi l’azienda consta di 150 dipendenti e INCHIESTA
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