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17 rmo aprile 2020 mezzo, un lavoro scientifico di analisi sul mondo dell’Ad- ditive Manufacturing. Cannazza è quindi un ricercatore che, tramite il docente, è riuscito a entrare in contatto con AM Solutions e ha un’idea molto chiara di cosa sia l’Additive Manufacturing. “Spesso si legge di parti mi- racolosamente ottenute con l’Additive Manufacturing. Ma questa è una tecnologia che va calata nel reale. Non c’è nulla di magico – spiega – servono persone preparate che si rapportino alla tecnologia, sappiano quali sono i suoi limiti e come utilizzarla per ottenere il massimo. Dal nostro punto di vista lavorare con il mondo Additive non significa solo progettare per la stampa 3D, ma anche, co- noscendo le sue potenzialità e i limiti di questo campo, ripensare le parti in vista del risultato finale che si vuole ottenere tramite la finitura superficiale”. Per utilizzare appieno le potenzialità dell’Additive Manufacturing è necessario un livello alto di know-how, ma questa com- petenza non è sufficiente se si mira al pezzo finito. “Lo scopo di AM Solution Srl è di proporre tutto ciò che serve per un’ottima riuscita dei progetti, ovvero la conoscenza dell’Additive Manufacturing e di tutte le operazioni suc- cessive compresa quella della finitura superficiale – in- dica Cannazza -. Si pensi, per esempio, a una finitura di una tubatura con una forma geometrica particolare. Per questo tipo di pezzo è necessario sapere i difetti che si presenteranno una volta stampato e avere chiaro da su- bito come poterlo finire per ottenere il risultato migliore all’interno del pezzo stesso”. Il ricercatore...che incontra l’azienda. Il connubio azienda-università funziona anche questa volta. Da un lato le aziende hanno bisogno di interfacciarsi con persone formate, con una base di studi solida, dall’altra parte, i giovani laureati sono un veicolo per le industrie perché si propongono come tramite tra l’università (ricerca scientifica) e la ricerca industriale per le varie aziende. In AM Solutions si è fatto un salto in più, il ri- cercatore universitario, una figura poco conosciuta a li- vello industriale, viene scelto per aumentare il bagaglio tecnico dell’azienda in modo da permetterle di spiccare nel mercato denso di soluzioni tradizionali. Cannazza, la figura scelta da AM Solutions come apripista di questa filosofia aziendale, spiega il suo punto di vista: “Non ci mettiamo in concorrenza diretta con l’università sulla conoscenza del mondo dell’Additive Manufacturing ma ci proponiamo come tramite. Il compito che vogliamo assolvere è quello utilizzare il design e le tecnologie di stampa 3D per declinare in officina la ricerca scientifica. Di fatto, pensiamo che le due conoscenze debbano an- dare di pari passo: mentre l’università spinge dal punto di vista scientifico, dall’altro l’industria utilizza questa conoscenza in un ambito produttivo, in questo scenario L’azienda AM Solutions fa suo punto di forza la capacità di coniugare i due lati della ricerca”. Tra i mercati di riferimento a cui si rivolge AM Solutions, Leoni ricorda che sono quelli in cui l’Additive Manufac- turing è già presente oppure si sta sviluppando sempre di più ossia il medicale, l’Aerospace, l’Automotive. Per questi segmenti servono certificazioni che la società sta ottenendo per poi poter partire a gamba tesa. “I primi clienti che abbiamo avuto, e stiamo servendo, operano nell’area meccanica e si rivolgono a noi per ottenere componentistiche che, altrimenti, non si potrebbe otte- nere con altre tecnologie”, precisa Cannazza. @Stefano_Belviol Tramite la stampa 3D è possibile ottenere forme complesse e precise allo stesso tempo, ma anche meccanismi e incastri in una soluzione sola permettendo di ricavare strutture con movimenti relativi senza necessità di complessi accoppiamenti.
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