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15 rmo aprile 2020 Dall’alto in basso: Federico Milazzo, Riccardo Leoni e Fabio Cannazza Printing Service e Federico Milazzo, direttore commer- ciale finitura di massa e granigliatura di Rösler italiana. I primi passi. “Il Gruppo sentiva la necessità di miglio- rare, tecnicamente, le macchine per un risultato ancora più soddisfacente sul pezzo in lavorazione. Così come – spiega Riccardo Leoni – di introdurre la digitalizzazione, che rappresenta uno dei pilastri dell’Additive Manufac- turing, nel mondo del post-processing. Per fare questo, oltre a modificare le macchine esistenti, servivano degli impianti dedicati e un modo diverso di approcciare il lavoro. Ecco il perché della nascita di nuovo brand dell’azienda Rösler, focalizzato alla gestione di questi processi”. Nel dettaglio Leoni prosegue sottolineando come il Gruppo, forte delle sue colonne portanti, si sia reso conto che, con l’arrivo della tecnologia di stampa 3D (Additive Manufacturing), le classiche tecnologie di trattamento superficiale, cuore dell’azienda, non fos- sero sufficientemente sviluppate per stare al passo con il mercato. La società ha dato vita, quindi, ad AM Solu- tions per avere capacità, potenzialità e strumenti per affrontare il mondo Additive Manufacturing. “Sotto il cappello AM Solutions vi sono due anime: 3D Post Processing che si occupa dello sviluppo, del migliora- mento, della proposta e della vendita di impianti di trattamento superficiale; tra questi figurano impianti di post processo a brand AM Solutions e quelli di altre realtà con cui il Gruppo ha stretto un accordo di part- nership (Cipres, GPA Innova e PostProcess); l’altra anima è AM Solutions Srl 3D Printing Service, un’azienda a se stante che fornisce servizi di realizzazione componenti, operazioni di post-processo, finitura superficiale e con- trollo qualitativo a tutte le aziende interessate”, con- tinua Leoni. Perché creare una vera e propria società? Interviene Cannazza spiegando che era il mondo Ad- ditive Manufacturing a richiederlo, specie parlando di finiture superficiali: “Era necessario avere macchine, con marchio AM Solutions, dedicate al raggiungimento del risultato, che collegassero la progettazione alla fini- tura”. L’idea che sta dietro a questo percorso è, dunque, far entrare il post-processo nella catena digitale della stampa 3D, un obiettivo che è ancora una chimera, nel mondo dell’Additive Manufacturing. “Il futuro vedrà le macchine di post-processo acquisire le informazioni digitali dalla stampante e, in automatico, auto-settarsi sul processo da svolgere”, riprende Leoni, sottolineando
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