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80 rmo marzo 2020 La moderna industria manifatturiera necessita di nuove tecnologie basate sui dati, IoT e meccatronica. Ma non è tutto. Nella fase produttiva sono necessari prodotti specifici come i lubrorefrigeranti: efficienti, non nocivi al contatto con l’uomo e con l’ambiente. Il caso C.A.M. e Bellini Lubrificanti di Gabriele Peloso Q uesto periodo storico rappresenta, per l’in- dustria italiana, una fase di profondo cam- biamento del modo di produrre. Oggi è superato il concetto di automazione di fabbrica degli anni 90, ma prevede l’utilizzo di nuovi e più precisi strumenti tecnologici prendendo in considerazione i big data, la robotica, il cloud computing e l’interconnessione delle macchine industriali. La possibilità di costruire sistemi di produzione connessi l’uno con l’altro, ca- paci di comunicare tra di loro e in grado di rendere disponibile sia ai produttori sia agli utilizzatori una quantità di dati e informazioni prima non reperibili, costituisce un elemento verso la manifattura predit- tiva e un nuovo modello relazionale tra fornitori e utilizzatori. Da queste rivoluzione industriale è possi- bile ottenere nuovi servizi e nuove proposte di design per i clienti. Un’azienda che ha colto in pieno questo cambia- mento epocale è C.A.M. di Mordano, in provincia di Bologna. L’impresa è specializzata nella proget- tazione e costruzione di attrezzature meccaniche, stampi e componenti per l’industria automotive, For- mula 1 e MotoGP. In questo scenario sono molteplici i fattori che stanno influenzando le dinamiche del set- tore, sia a livello mondiale sia nazionale. Ecco come C.A.M. ha affrontato il cambiamento. Dalla progettazione al prodotto. Con un numero totale di trenta addetti, tra ufficio tecnico, ammi- nistrativo e produzione, l’azienda si estende su un AUTOMAZIONE Lubrorefrigerante per la smart factory
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