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67 rmo marzo 2020 garantisce che questi non vengano mai scambiati o confusi. Dopo la lavorazione meccanica, i corpi dei dispositivi di controllo dei gas di scarico potrebbero presentare piccole bave interne che devono essere rimosse completamente. Il processo di pulitura suc- cessivo deve inoltre garantire che i componenti soddi- sfino anche i requisiti di pulizia più stringenti. Processi integrati e interconnessi. Per l’opera- zione di ‘Surf Finishing’, un processo di finitura di massa altamente specializzato, un robot preleva gli alloggiamenti già sottoposti a lavorazione meccanica da un nastro trasportatore. Prima della sbavatura vera e propria, i pezzi sono soggetti a una pulizia grosso- lana con aria compressa, per poi venire collocati nelle stazioni di carico ed essere montati automaticamente su supporti portapezzi specificamente progettati, che permettono di fissare svariati componenti a cia- scun mandrino dell’impianto di ‘Surf Finishing’. Non è necessario proteggere una o più aree superficiali dei componenti. Il processo di sbavatura avviene con media in ceramica anti-scheggiamento: l’elevata ve- locità assunta dalla vasca di lavoro rotante, insieme alla forte pressione tra media e pezzi che ne deriva, garantisce tempistiche relativamente brevi, oltre alla rimozione di tutte le bave perfino dai contorni interni più difficili da raggiungere. Il composto di finitura di massa utilizzato, inoltre, contiene un additivo a base acqua che conferisce ai pezzi una protezione tempo- ranea dalla corrosione. I componenti sono in seguito rimossi dai supporti e posizionati dal robot sulla stazione di trasferimento che li conduce alla successiva fase di pulizia. Un se- condo robot li preleva e li colloca in pallet portapezzi specificamente sviluppati. Gli alloggiamenti attraver- sano quindi la stazione di lavaggio, dove sono sot- toposti a una pulizia a tutto tondo con una speciale soluzione. Dopo il risciacquo, sono infine asciugati con aria calda. Controllo qualità, applicazione del codice a matrice. Il controllo di qualità ha due obiettivi: il sistema a telecamere identifica i componenti trat- tati tramite il codice designatore dei pezzi grezzi, mentre le superfici di tenuta vengono verificate per assicurare che non vi sia alcun difetto. I componenti che non rispondono ai valori richiesti sono automa- ticamente espulsi dal sistema, mentre gli altri sono trasferiti da un robot a una stazione laser per l’appli- cazione di un codice a matrice. In seguito, lo stesso robot colloca i componenti in piccoli contenitori Eu- robox specificamente progettati. Quando un conte- nitore è pieno, il robot cambia l’attrezzo di presa per depositarlo in una delle celle di impilaggio mobili, anch’esse incluse nel volume della fornitura e alle- stite dal personale aziendale. Gli impianti di ‘Surf Finishing’ utilizzano una vasca di lavoro rotante per garantire un’intensità di processo elevata. In questa versione, è possibile trattare più componenti alla volta.

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