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34 rmo marzo 2020 Massimo Carboniero, presidente Ucimu, analizza il piano Transizione 4.0 contenuto nella Legge di Bilancio 2020. Agli industriali piace ma la mancanza di spiegazioni immediate e di alcuni decreti attuativi hanno gettato nello sconforto gli imprenditori che hanno chiuso i rubinetti degli investimenti a gennaio 2020. Servono provvedimenti pluriennali e più velocità nelle comunicazioni da parte del Governo di Stefano Belviolandi Le imprese chiedono più impegno 4.0 O mbre e luci sul nuovo piano Transizione 4.0 inserito nella Legge di Bilancio 2020. Du- rante l’evento organizzato a fine gennaio 2020, gli imprenditori aderenti a Ucimu, per voce del presidente Massimo Carboniero, applaudono al provvedimento che, di fatto, manda in pensione il super ammortamento e l’iperammortamento intro- ducendo una misura unica - un credito d’imposta, declinato e misurato a seconda degli investimenti messi in campo dagli imprenditori per acquisire beni materiali e/o immateriali. Carboniero parte dai valori negativi legati all’indice Ucimu degli ordini di macchine utensili che, nel quarto trimestre 2019, ha registrato un calo del 16%. Dato ancora peggiore sulla raccolta ordinativi del mercato interno che ha registrato un arretramento del 21,1% rispetto al quarto trimestre 2018 e, sul fronte estero, gli ordini sono calati del 13,8% rispetto al periodo ottobre- dicembre 2018. Consapevoli che un triennio roseo come lo fu quello dal 2016 al 2018 non poteva perdurare, bisogna ricordare che il primo Piano Industria 4.0 aveva dato il via a una stagione più ottimistica. Gli imprenditori italiani erano tornati a spendere in nome di un provvedimento che li aveva convinti ad aggiornare il proprio parco macchine oppure anche semplicemente a beneficiare degli sgravi introdotti all’inizio del triennio 2016-2018. Grido d’allarme. Oggi il grido d’allarme dell’asso- ciazione costruttori italiani macchine utensili, robot e automazione è ancora più forte. I numeri parlano chiaro e Carboniero, se da un lato applaude il piano STRATEGIE