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29 rmo marzo 2020 nell’ultimo anno, ha perso qualche colpo. “Torno a parlare di rilancio e non solo di agevolazioni fiscali. Un approccio metodologico che affronti e superi i pregi del vecchio Piano Industria 4.0 e permetta un miglior dialogo tra imprese, sindacati, associazioni mettendo al centro i fruitori e gli interlocutori delle misure - sot- tolinea Calabrò -. Abbiamo fatto un tavolo di lavoro a luglio scorso per riflettere sul rilancio di Industria 4.0 togliendo di mezzo la cabina di regia e permesso un confronto con i singoli protagonisti attraverso un metodo di lavoro che mettesse al centro le sfide. In particolare la transizione tecnologica, la transizione green e digitale”. Calabrò ha evidenziato la necessità di rianimare investimenti in beni strumentali che, nel triennio 2016, 2017, 2018 hanno visto un boom ma, come dimostrano i recenti dati Ucimu, nel 2019 c’è stata una brusca frenata: ordini in rosso sulle macchine utensili per un -18%. “Per la prima volta avevamo un quadro dettagliato di come sono state utiliz- zate le misure a sostegno degli investimenti ed è emerso, almeno su questo fronte, un panorama confortante”. Ma analizzando nel concreto: come sono stati raggiunti questi ri- sultati? “Sono oltre un milione le imprese che hanno utilizzato le misure del piano Industria 4.0 ma di queste non supera il 3% quelle che hanno puntato sugli investimenti in tecno- logie più avanzate. Questo dato - prosegue Calabrò - indica che, con ogni probabilità, le aziende che sono già attrezzate e pronte per avviare questi investimenti in innovazione ne hanno beneficiato, ma una grossa fetta del sistema produttivo italiano non è ancora stato intercettato”. Le novità 2020. Soddisfacente l’utilizzo di iper ammortamento sugli investimenti anche se c’è sempre una prevalenza delle medio grandi imprese rispetto alle piccole, sia che si parli di macchinari sia che si parli di sof- tware. Insomma secondo il dirigente ministe- Marco Calabrò è dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico: “Sono oltre un milione le imprese che hanno utilizzato le misure del piano Industria 4.0 ma di queste non supera il 3% quelle che hanno puntato sugli investimenti in tecnologie più avanzate”. Stefano Firpo è responsabile solution imprese di Intesa Sanpaolo: “Grazie al settore della meccanica strumentale, nonostante il debito pubblico italiano, l’Italia ha potuto stare a galla. Quindi non ci si dimentichi di continuare a fare politica industriale”. Andrea Bianchi è direttore delle Politiche Industriali di Confindustria:“L’impresa che si adopera per un progetto di trasformazione generale basato dall’acquisto di un macchinario 4.0 beneficia di un’ulteriore premio connesso alla trasformazione 4.0”.

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