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22 rmo marzo 2020 In un momento economico dove gli investimenti nei mezzi di produzione sono ‘liquidi’, è bene considerare anche i vantaggi delle tecnologie additive manufacturing (stampa 3D). Un confronto tra alcuni utilizzatori e fornitori nel comparto automotive e aerospace di Gabriele Peloso Nativi additive manufacturing L a trasformazione digitale delle imprese italiane sembra aver preso la giusta direzione. Vero è che quasi il 50% delle aziende manifatturiere sono rimaste ferme e si accontentano di vivacchiare. Non è una strategia vincente. È bene ricordare che in un mercato competitivo, come l’attuale, gli investi- menti in sistemi produttivi moderni, percorrendo la strada dell’innovazione sono fondamentali. Pena l’esclusione dal mercato. Integrare le capacità di per- sonalizzazione, tipiche del Made in Italy, con mac- chine intelligenti ed efficienti è ormai indispensabile per sfidare le economie con produzioni di massa. Accumulare un eventuale ritardo sarebbe grave. L’additive manufacturing è una delle soluzioni per specifiche attività produttive. La produzione con apporto di materiale (l’opposto di quella con sottra- zione di materiale), si basa su un set di tecnologie in rapido sviluppo e sufficientemente mature per trovare applicazione anche in ambito industriale. L’additive manufacturing abilita infatti una completa digitalizzazione del processo manifatturiero, in linea con le esigenze della smart factory. Questi argomenti sono stati messi sotto i riflettori in un convegno or- ganizzato da Messe Frankfurt, presso il Politecnico di INCHIESTA

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