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17 rmo marzo 2020 nelle città italiane a più alta concentrazione in- dustriale, con l’obiettivo di diventare un punto di rifermento per i costruttori e utilizzatori finali in ambito automazione industriale. Si sono sempre caratterizzate per i magazzini estremamente for- niti, situati nelle vicinanze cliente, e soprattutto per il personale esperto e qualificato per l’assi- stenza tecnica nella progettazione e realizzazione di impianti custom. Fuori dall’Italia, invece, le società di service si chia- mano da sempre Metal Work e sono 25 sparse in tutto il mondo. Sono collegate alle società com- merciali - fatta eccezione per Metal Work Brasile, Cina, Francia, India, Tailandia, USA e Australia - che costruiscono prodotti speciali per il mercato in- terno. Attualmente lavorano negli stabilimenti di Concesio circa 400 dipendenti, mentre la struttura commerciale italiana ed estera è composta da altre 700 persone. “Siamo ormai un Gruppo ben conso- lidato e con Metal Work Service mettiamo a dispo- sizione tutte le nostre competenze tecniche per soluzioni personalizzate che vanno ad aumentare e migliorare la produttività dei nostri clienti - indica l’amministratore delegato -. Con questa unione, ci prenderemo anche carico di prodotti che non sono realizzati da noi, ma di interesse per il nostro mer- cato di appartenenza, dall’idraulica ai compressori, all’elettronica e automazione. Oggi vogliamo arri- vare al costruttore finale, soddisfare le sue esigenze in ambito automazione in senso lato e diventare un interlocutore unico”. L’uomo al centro. Una decisione che mette al primo posto il valore delle risorse umane, così come la con- divisione di idee ed esperienze. Il cambio di nome è stato accolto favorevolmente dai dipendenti, che anzi lo avevano proposto: “Ho avuto spinte entusiastiche da parte dei venditori - racconta l’amministratore de- legato - anche perché P Service non sempre veniva identificata con il marchio Metal Work sul mercato. Ma vorrei sottolineare che questa operazione non è solo un cambio di nome, è molto più, è una filosofia di lavoro, perché oggi mettiamo l’uomo al centro del progetto”. Nel mercato riuscirà a sopravvivere solo chi farà meno errori secondo Daniele Marconi “e pos- siamo limitare gli sbagli solo in un modo: ricevendo le informazioni giuste dalle persone che lavorano per noi e che hanno un forte senso di appartenenza al Gruppo. Con questa svolta strategica sentiamo i no- stri funzionari più vicini - aggiunge - e questo vale anche per le persone che operano da lontano, tutti i 1.200 dipendenti nel mondo. Di recente abbiamo or- ganizzato un meeting, a cui hanno partecipato i rap- presentanti di tutte le filiali del mondo, ed è stato un modo per trasmettere la vicinanza della capogruppo a tutti, anche a chi opera oltre oceano. Le persone hanno avuto la percezione di non essere sole, ed è stato un momento di condivisione di idee, opinioni Tre scorci di altrettante P Service (rispettivamente di Brescia, Oggiono e Vicenza) che da marzo combieranno denominazione in Metal Work Service.

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