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15 rmo marzo 2020 S e la tendenza attuale di molte multinazionali è quella di perseguire una politica di accentra- mento, Metal Work va in controtendenza e rilancia e rafforza quella strategia che ha permesso la sua crescita negli anni, basata su capillarità, flessibilità ma soprattutto vicinanza al cliente. Nasce, infatti, l’idea Metal Work Service che, dal mese di marzo, entra a far parte del Gruppo. Così confluiranno sotto lo stesso tetto le 17 società - fin’ora denomi- nate P Service - sparse nel territorio italiano e che per anni si sono occupate della distribuzione dei prodotti Metal Work e non solo. Le ragioni della svolta. Per capire meglio l’importanza di questa svolta, torniamo indietro di cin- quant’anni. Nel 1967 Erminio Bo- natti fondò Metal Work. La sua visione imprenditoriale lo portò a dare grande rilevanza non solo alla gamma di prodotti ma anche all’organizzazione com- merciale. Due pilastri - qualità e distribuzione - sui quali tutt’ora poggia saldamente la strategia di sviluppo di Metal Work, e che oggi va a chiudere quel cerchio che iniziò a tratteggiare il fonda- tore. Nuovo nome, ma immutata offerta di servizi e consulenze, flessibilità e capillarità. Ci spiega quali sono le ragioni che hanno spinto a finaliz- zare questa operazione Daniele Marconi, ammi- nistratore delegato di Metal Work, che ci riporta agli inizi di questa bella storia imprenditoriale. “Immediatamente dopo la nascita della società, Erminio Bonatti capì che la distribuzione commer- ciale aveva la stessa importanza della produzione - afferma Daniele Marconi -. La sua brillante intu- izione fu quella di non lasciare nelle mani di terze parti il rapporto diretto con il cliente e già negli Daniele Marconi è amministratore delegato del Gruppo Metal Work, dove qualità del prodotto e centralità dell’uomo sono tra i capisaldi.
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