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46 rmo gennaio/febbraio 2020 Secondo i dati Ucimu, nel 2019 si è interrotta la crescita dell’industria italiana costruttrice di macchine utensili robot e automazione. Atteso in calo anche il 2020 di Roberto Vetta Frena la crescita di macchine utensili M assimo Carboniero, presidente di Ucimu - Si- stemi per produrre, l’associazione dei costrut- tori italiani di macchine utensili e automazione, nella conferenza stampa di fine anno, ha presentato i dati 2019 del comparto. Il trend positivo , iniziato nel 2014 è terminato. L’arretramento registrato è però decisa- mente moderato e dimostra come i valori dei princi- pali indicatori economici stiano tornando sui livelli di normalità, dopo la crescita sostenuta anche dai prov- vedimenti di industrie/impresa 4.0. Il rallentamento proseguirà anche nel 2020. Nel 2019, la produzione è scesa a 6.440 milioni di euro, segnando un calo del 4,9% rispetto al 2018. Ha sofferto il mercato interno sceso dell’8,1%, a 2.860 milioni di euro, sia dal nega- tivo andamento delle esportazioni scese, del 2,3%, a 3.580 milioni di euro. Sul fronte interno, nel 2019, il consumo di macchine utensili e robot in Italia è sceso del 7,2%, a 4.790 milioni di euro. I principali Paesi di destinazione del Made in Italy, secondo Ucimu, sono: Stati Uniti (+15%); Germania (-4%); Cina (-13,4%); Francia (+17,6%); Polonia (-16,2%). Cosa succederà nel 2020. Nel 2020 l’industria ita- liana di settore dovrebbe segnare un ulteriore rallen- tamento ma mantenendosi sui livelli decisamente alti, pari a quelli del 2017. La produzione scenderà a 5.900 ECONOMIA

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