RMO_225
25 rmo gennaio/febbraio 2020 nel progetto su quattro direttive: innanzitutto la ca- pacità della lavatrice di processare numerosi pezzi in una quantità di processi. La macchina può quindi gestire il cambio di ciclo di lavoro, in quanto i pezzi arrivano in sequenza non vincolata, presentandosi più volte a seconda della fase di lavaggio. La solu- zione impiega poi due robot per la movimentazione dei pezzi nella macchina, mentre un altro robot nel lavaggio ad alta pressione rende la macchina anche riconfigurabile per prodotti sostitutivi e upgrade di prodotto. Infine, la macchina può lavorare in logica just-in-time, grazie a un sistema di riconoscimento in automatico del pezzo con assegnazione del corretto ciclo di lavaggio. “Si tratta di un vero concentrato di tecnologie - prosegue Ducceschi -, con una prima stazione di sbavatura meccanica e quattro stazioni di lavaggio. Le prime due, idrocinetica e a ultrasuoni, provvedono al lavaggio generale e allo grassaggio. Segue un’altra stazione a lavaggio posizionato e flussato dei fori, e infine quella più sfidante che im- piega cannule ad alta pressione per sbavatura e per la pulizia dei condotti di raffreddamento”. La mac- china si completa di due stazioni di risciacquo, due di asciugatura e una di raffreddamento. Entrata in attività nel 2016, la macchina ha lavorato in modo continuativo fino a oggi senza perdere in efficienza. In vista di un aumento di capacità produttiva in FCA, e della messa in produzione di un nuovo motore a sei cilindri, Tecnofirma sta quindi avviando la forni- tura di una seconda macchina gemella 2.0, che sarà in grado di processare cinque differenti tipologie di motore completo. Un concentrato di tecnologie di lavaggio nella stazione per pulizia componenti motore sviluppata da Tecnofirma per FCA, per massimizza flessibilità e tempi ciclo ridotti.
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