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24 rmo gennaio/febbraio 2020 INCHIESTA filtri sono semplici ed ergonomiche e avvengono grazie a una back-station, con rimozione dei filtri esausti mediante tavola rotante con tre livelli di sol- levamento, per posizionamento preciso all’interno del trolley. “Ciascun trolley è dotato di un sistema di controllo delle condizioni di funzionamento dei filtri mediante sistemi di lettura di pressione dif- ferenziale - spiega Gallo -, e un sistema di segnali luminosi indica all’operatore quando e quali ele- menti è necessario sostituire. La sistemazione tipica del sistema in quanto a ingombri non è molto dis- simile da quella di un sistema a umido, e richiede un’altezza complessiva di 5-7 metri dal piano zero dell’officina”. Il sistema impiega due livelli di fil- trazione, un primo dove sono posizionati i trolley e un secondo livello con filtri a tasca, che permette di regolare l’emissione del particolato al camino in ac- cordo con le richieste di qualità dell’aria del cliente. Laddove non siano disponibili le altezze richieste, è possibile ricorrere alla versione semplificata EcoDry Pack, che limita l’altezza al di sotto del piano gri- gliato a soli 3 m ed è adatta a volumi di produzione bassi. Esiste infine una versione EcoDry Scrubber per produzioni elevate, dove la filtrazione avviene con passaggio dell’aria su condotti ricoperti di latte di calce, e che può inoltre essere completamente automatizzata. Lavaggio motori ultra-flessibile. Il lavaggio dei componenti di motori a prestazioni elevate impone requisiti di pulizia prossimi all’aeronautico. È il caso del motore V6 in lega di alluminio nelle versioni AWD e RWD prodotto da FCA che ha portato l’azienda a dover ripensare l’attrezzaggio delle proprie linee per inserire un prodotto premium, con volumi di circa 34 motori al giorno, nel contesto di market mass dello stabilimento di Termoli, dove la produzione normale giornaliera è di 2.700 motori. Nella fattispecie il motore consta di sei componenti, e i requisiti di pulizia imposti prevedono un peso residuo per componente inferiore a 2,5 mg, presenza di al massimo due particelle superiori a 100 micron e comunque quasi zero particelle oltre i 500 micron. “Il problema tecnico postoci da FCA richiedeva una soluzione flessibile in grado di lavare numerosi pezzi, di forma e dimensioni diverse e con canalizza- zioni diverse, con requisiti di pulizia esasperati - rac- conta Ducceschi di Tecnofirma -. Era inoltre richiesta la gestione di molteplici fasi di lavaggio, sia interopera- zionali che finali, garantendo tempi ciclo di 40 minuti, allineati con le alte produzioni”. La soluzione svilup- pata in co-design con FCA accorpa quattro macchine in una, riducendo il foot-print dell’impianto a meno di 100 m 2 , e minimizza i consumi in quanto utility e sistemi di supporto sono condivisi e ridotti di circa il 30%. Tecnofirma ha quindi declinato la flessibilità Abbattimento a secco dell’overspray nella verniciatura auto, la soluzione di Olpidürr impiega batterie di trolley con cartucce filtranti in cartone frutto dell’R&D interna.

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