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rmo novembre/dicembre 2019 51 Sinergie software in produzione La divisione Manufacturing intelligence di Hexagon annuncia la nascita del suo comparto Production software, che comprende Vero Software, FASys e Spring Technologies. Le tre acquisizioni adottano nell’operazione l’identità societaria di Hexagon, com- pletando i segmenti di progettazione e metrologia con soluzioni nel campo del software di produzione. Hexagon ha acquisito Vero Software, specialista nel software CAD CAM, nel 2014 e ha continuato a espandersi e diversificare la sua gamma di pro- dotti. L’acquisizione di FASys nel 2017 ha aggiunto al portfolio il software di gestione di attrezzature e risorse e la competenza in automazione e integrazione in officina. Spring Technologies, acquisita nel 2018, fornisce infine la tecnologia di simulazione CNC per la verifica del codice G e l’ottimizzazione dei processi. Unendo queste tecnologie, Hexagon ha già sfruttato questa competenza per sviluppare soluzioni per il reverse engineering e la misura su macchina. L’esperienza nella capitalizzazione dei dati derivanti da tutte le fasi del processo produttivo contribu- irà quindi a creare gli Autonomous connected ecosystem (ACE) a supporto delle Smart Factory. Interfaccia HMI da premio RedDot Award 2019 al progetto Face, interfaccia uomo- macchina sviluppata da Salvagnini in collaborazione con NiEW, assegnato nella categoria Brands & Communica- tion design. Selezionato tra oltre 8.000 progetti interna- zionali candidati nelle varie categorie, il riconoscimento all’interfaccia Face è stato assegnato per l’alto livello di design, innovazione e creatività del prodotto Made in Italy. Avviato a inizio 2017, il progetto Face mirava a offrire ai clienti un’interfaccia uomo-macchina che fosse di semplice utilizzo e disponibile sull’intera gamma di macchine e sistemi per lavorazione della lamiera di Salvagnini. A partire da settembre 2019, ogni nuovo sistema Salvagnini viene controllato e gestito grazie a Face, interfaccia ricca di nuove funzionalità nate dall’a- nalisi sistematica delle abitudini d’uso dei clienti con- dotta in collaborazione con NiEW. Il nuovo ‘volto’ che l’azienda ha dato ai propri sistemi rappresenta così ad oggi uno degli aspetti più caratterizzanti dell’esperienza sui sistemi Salvagnini, che garantisce anche nell’ambito industriale dei sistemi automatici di produzione la stessa usabilità e accessibilità tipica dei prodotti consumer. Additivo a velocità supersonica Partnership rinnovata per altri sette anni tra Boom Super- sonic e Stratasys, per la realizzazione di componenti per l’aereo supersonico dimostrativo XB-1. Nei tre anni pas- sati, il costruttore aerospace ha stampato in 3D oltre 200 pezzi di attrezzaggio, prototipi e banchi prova usando la F370 e la Fortus 450mc di Stratasys. Il nuovo accordo prevede ora l’integrazione della tecnologia di stampa 3D FDM per la produzione di componenti per l’XB-1 e, in fu- turo, per l’Ouverture, rivoluzionario aereo commerciale di linea in grado di volare a una velocità di 2,2 Mach, due volte superiore quella del suono. Boom Supersonic sta utilizzando la stampante 3D F900 di Stratasys con il pac- chetto AIS (Aircraft interiors solution), concepito per mi- gliorare le proprietà meccaniche dei pezzi e consentire lo sviluppo ripetibile di componenti dell’aeroplano, passando a realizzare in additivo pezzi di produzione robusti, dure- voli e leggeri per aerei. Poter stampare pezzi e componenti critici in azienda consente a Boom Supersonic di creare componenti su misura, accelerando il processo dalla progettazione alla fabbricazione concentrandosi sulla costruzione dell’aereo. L’UE sulle normative per AM Manifattura additiva al centro dei lavori della Commissione Eu- ropea in questi mesi, e Cecimo guarda con attenzione ad alcuni temi. Tra questi la responsabilità di prodotto e i diritti di proprietà intellettuale nell’AM, sui quali la Commissione pubblicherà pre- sto un nuovo studio e linee guida, rilanciando il dibattito su temi quali gli standard di qualità e la differenza tra B2B e B2C. Nei mesi passati Cecimo ha inoltre approfittato delle consultazioni pubbliche sulla direttiva macchine per chiedere che vengano svi- luppate norme di tipo c sulla sicurezza dei macchinari per addi- tivo. Il mercato cresce intanto più velocemente delle normative, e la comunità AM rileva un grave gap di competenze e scarsità di operatori AM qualificati, per cui altro punto sarà la creazione di un sistema di formazione e qualificazione armonizzato. Infine, sul piano internazionale si guarda alla definizione dell’accordo di scambio commerciale UE-USA, che dovrebbe essere definito entro la fine dell’anno e che annovera i beni additivi come una priorità. Qui il dibattito in corso mira a scongiurare l’applicazione di tariffe o di procedure di valutazione di conformità.

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