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41 rmo novembre/dicembre 2019 zione e immaginazione, creare qualcosa che nessuno ha mai visto prima. Tutto il resto - afferma Rogora - è miglioramento. Una volta ci volevano decenni per presentare qualcosa di nuovo, mentre oggi il mercato prevede che tutti gli anni venga presentata una novità, una macchina nuova, se non innovativa almeno più performante della precedente. Il motivo per cui Itema ha deciso di essere partner di questo progetto è il know-how, avere persone che domani faranno per Itema quello che oggi si fa in ATC. Esporremo in ATC i nostri problemi e crediamo for- temente in questa partnership”. Fiore all’occhiello di ATC è infatti la messa a disposizione dell’altissimo know-how della rete delle tre aziende acquisito a fianco di realtà eccellenti nel settore aerospace, energia, automotive, medicale e meccano-tessile a tutte quelle imprese che intendono servirsi di una tecnologia che segnerà profondamente la lavora- zione meccanica nei prossimi anni. Macchine di ultima generazione. ATC ospita macchine di ultima generazione prodotte da DMG Mori come la Lasertec 65 3D hybrid e due Lasertec 30 SLM. Oltre alle macchine, il valore aggiunto of- ferto da ATC è la consulenza che viene fornita nella realizzazione di analisi di fattibilità per lo sviluppo sperimentale di prototipi e processi e l’analisi pre- competitiva di componentistica realizzata mediante la tecnologia additive manufacturing. “Forniamo un supporto a 360° al cliente che va dalla selezione del materiale alla definizione del processo, fino alla realizzazione dei pezzi preserie - afferma Francesco Stortiero, direttore tecnico di ATC -. Il tutto attraverso una collaborazione che prevede at- tività di co-engineering con il cliente e anche di trai- ning per il personale”. Ed è proprio l’impiego della tecnologia ibrida a rappresentare oggi la componente più innovativa dell’offerta ATC in grado di avvicinare i due mondi, quello dell’additive e quello della meccanica, e che consente di sfruttare le peculiarità e i vantaggi tanto delle tecnologie tradizionali (che consentono grandi precisioni e rifiniture superficiali) che di quelle addi- tive. La Lasertec 65 3D Hybrid offre la combinazione di tecnologie su un’unica macchina: la sinterizzazione laser con iniettore di polveri coassiale combina la fre- satura e tornitura a 5 assi per la produzione additiva nella stessa qualità dei finiti. La Lasertec 30 SLM uti- lizza la tecnologia della fusione in letto di polvere per la stampa 3D di pezzi di leghe metalliche; è disponi- bile inoltre una fresatrice a 5 assi di ultima genera- zione dedicata per la finitura dei componenti. Positive ripercussioni della tecnologia. Positive anche le ricadute dell’utilizzo della tecnologia addi- tiva sull’ambiente in termini di risparmio energetico ed economia circolare. La produzione additiva pro- cede infatti per addizione e non per sottrazione di materia come accade nelle lavorazioni tradizionali, ed è basata sull’aggregazione di polveri metalliche o polimeriche, che vengono saldati tra loro tramite laser. In questo modo la tecnologia additiva consente di evitare la produzione di scarto e di risparmiare molto in termini di energia. Strategico si annuncia inoltre per ATC il ruolo della formazione, proprio nell’ambito delle lavorazioni del futuro. Per questo si mette in gioco per con- dividere il proprio know-how, si propone come incubatore di idee e open innovation, dispone di co- noscenze avanzate e risorse qualificate che intende condividere con istituti tecnici e università allo scopo di trasferire sul campo le potenzialità delle tecno- logie più innovative e formando, al tempo stesso, figure in grado di vincere le sfide che la manifattura 4.0 si trova ad affrontare. @anto_pelle

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